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Il cielo dell’euro sopra Berlino

Il Parlamento tedesco ha deciso per un via libera sul rafforzamento del fondo Ue salva stati (Esfs). L’ok è stata dato con larga maggioranza: 523 parlamentari hanno detto sì, mentre i voti contrari sono stati 85 e le astensioni 3. Lo scrutinio era considerato un test cruciale sulla leadership del Cancelliere Angela Merkel.

Questa proposta di legge prevede l’ampliamento della dotazione del fondo salva stati da 250 a 440 miliardi di euro. Viene inoltre autorizzata la possibilità di acquistare titoli di stato europei sul mercato secondario e di mettere linee di credito a disposizione dei paesi in difficoltà. In base all’accordo raggiunto dal Consiglio europeo il 21 luglio, tutti i parlamenti dei 17 paesi membri dell’Eurozona devono approvare l’adozione delle nuove misure. La Germania diventa il decimo paese ad approvare la proposta formulata nel vertice europeo del 21 luglio.

Gli occhi dell’Eurozona oggi erano puntati su Berlino per un test cruciale, che poteva condizionare l’esito del voto anche in altri stati, dove – a differenza dell’Italia – i parlamenti sono stati chiamati ad approvare o respingere le decisioni prese dai governi aderenti all’Eurozona.. Alla vigilia del voto al Bundestag sul Fondo europeo salvastati, la Spd all’opposizione, ha attaccato pesantemente il ministro delle Finanze tedesco Schaeuble, sostenendo che lo stanziamento verrà a costare più di quanto previsto dall’esponente cristiano-democratico. “Ciò che vedremo, sono molti più soldi per il Fondo e ancora più condivisione comunitaria dei debiti, secondo le voci”, ha affermato il portavoce della Spd al Bundestag Thomas Opperman. Ciò nonostante, la Spd, ha sottolineato Opperman, darà il suo appoggio all’approvazione dell’Efsf, pur sapendo che le garanzie potrebbero essere aumentate nel caso in cui altri paesi abbiano bisogno di aiuto. Anche i Verdi tedeschi, altro principale partito all’opposizione, hanno garantito il loro sostegno all’approvazione della misura. Più incerti appaiono invece i voti dei deputati nella maggioranza di governo (cristiano-democratici e liberali). Molti esponenti di questi due partiti hanno apertamente contestato questo meccanismo di salvataggio. Il Bundestag dovrà esprimersi anche su un secondo pacchetto di finanziamenti per la Grecia
Al Bundestag i partiti della coalizione di governo, Cdu, Csu e Fdp dispongono insieme di 330 seggi su 620. La maggioranza è possibile anche senza i 19 voti della Fdp.

Le Borse europee oggi hanno intanto aperto in calo, in attesa del voto al Bundestag sul fondo “salva-stati” e della riunione della troika (Bce-Fmi,Ue) ad Atene che deve decidere la nuova tranche di finanziamenti alla Grecia. Ad Atene i lavoratori pubblici hanno occupato i ministeri in attesa dell’incontro tra le istituzioni finanziarie e il governo e per opporsi ai tagli salariali e occupazionali richiesti.

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