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L’Unione Europea? Il nemico dello spettro, il nostro

Giornata interessante quella di sabato allo spazio occupato Scup di Roma che ha ospitato l’incontro seminariale su “Il nemico e lo spettro”, dove il primo viene indicato nell’Unione Europea e il secondo nelle lotte e i movimenti sociali che si battono contro le misure di austerità.

L’incontro segna un passaggio del percorso di confronto su questi temi avviatosi da alcuni mesi nella capitale tra diverse realtà: da centri sociali come Spartaco e Corto Circuito all’Usb, da strutture politiche come la Rete dei Comunisti a collettivi come Militant, da Ross@ a una serie di comitati territoriali. Sabato 28 giugno saranno in piazza a Roma per la prima manifestazione nazionale contro il semestre europeo guidato da Renzi e poi andranno a Torino.

Nell’incontro seminariale di sabato erano stati chiamati una serie di relatori ad approfondire i vari aspetti di una discussione in corso sul ruolo dell’Unione Europea. E’ una discussione ancora aperta, con il pregio, anche negli incontri precedenti, di una disponibilitù a confrontarsi nel merito senza supponenza ma con l’atteggiamento giusto cioè l’individuazione dei nodi e le possibilitò di costruirci intorno una mobilitazione comune.

 

Che il dibattito sia a plurale lo si capisce anche dagli interlocutori che presentano le relazioni: Luciano Vasapollo e Francesco Raparelli ad esempio, ma anche Franco Russo ed Emilio Quadrelli, ed ancora Carlo Formenti e Sergio Cararo.

 

Ad ognuno era stato assegnato un tema da sviluppare. Dalle questioni del blocco sociale antagonista possibile oggi al come la riorganizzazione capitalista europea ha modificato la composizione di classe (Formenti, Cararo), dagli effetti dei Trattati Europei alla guerra che torna ad essere fattore dell’agenda politica odierna (Russo, Quadrelli), dall’analisi della crisi e dell’erroneità delle proposte neo-keynesiane che circolano nella sinistra europea al legame tra movimenti e forme della precarietà nei vari paesi della Ue (Vasapollo, Raparelli).

 

Una mattinata dunque ricca di informazioni, spunti di dibattito, elementi di riflessione. Con alle spalle un percorso avviato e davanti già alcuni appuntamenti comuni di lotta: la manifestazione nazionale del 28giugno a Roma contro l’apertura del semestre europeo alla contestazione dell’11 luglio a Torino del vertice europeo sulla disoccupazione, ed ancora, sei mesi di mobilitazioni e confronto in tutto il paese nel quadro del Controsemestre popolare e di lotta.

 

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