Menu

Fascioleghisti alla ricerca di una nuova Gorino. A Milano, però…

Dopo il “successo” di Gorino, i fascioleghisti si preparano infatti a replicare in grande l'operazione. A Milano, dalle parti di via caracciolo, per essere precisi. E con una palese convergenza tra i leghisti di Salvini e i mazzieri di CasaPound (che a Roma hanno inutilmente tentato di “far entrare” la Lega nella Capitale).

Niente accade per caso. Le “mobilitazioni spontanee” – specie di destra – sono sempre accuratamente preparate come si conviene a delle provocazioni: con spirito militare.

Da alcuni giorni manifesti fascisti scadenzano un conto alla rovescia, con tanto di numero e motivazione: «perché tu possa portare il cane a passeggio in tranquillità».

Ovvio che uno sia costretto a chiedersi: “ma chi diavolo mi impedisce di portare a spasso il cane?”. La risposta sui manifesti non c'è ma nel tam tam internettaro sì: gli immigrati clandestini, a cominciare da quelli scuri di pelle. “I negri”, insomma…

La seconda domanda, socio-giornalistica, è d'obbligo: ci sono stati episodi di conflitto serale o mattiniero tra migranti e proprietari di cani nelle strade intorno a via Caracciolo? Risposta unanime, anche consultando le bufale online: no, non è mai successo niente.

E allora cosa significa questo conto alla rovescia? Che mancano alcuni giorni all'arrivo in zona di un gruppo di richiedenti asilo, che dovrebbero essere alloggiati nell'ex caserma Montello.

La decisione è stata presa dal prefetto Alessandro Marangoni e dal sindaco Giuseppe Sala (cui dovrebbero fischiare le orecchie soprattutto per le inchieste che continuano a trovare una ingombrante presenza di 'ndrangheta nel lavori per Expo 2015, di cui era stato alla fine commissario straordinario). Ed è immediatamente scattata l'organizzazione – spontanea, per carità! – del solito “comitato apolitico”, fatto dalla “ggente” che “i negri” non li vuole nemmeno vedere. Così “apolitico” che altrettanto immediatamente sono arrivati in zona Riccardo De Corato e altri “larussiani” di antica osservanza.

Naturalmente questa è ormai la destra “istituzionale”, quella che cerca voti contendendoli sugli stessi terreni razzisti della Lega. Mentre i maneschi di CasaPound si sono fiondati sulla perparazione di quella che a prima vista sembra proprio una “scadenza di piazza”, con tanto di barricate e squadre d'azione per “respingere l'invasione”. L'avvertimento contenuto in messagi continuamente condivisi e ripostati è esplicito: il primo novembre «sarà un punto di non ritorno».

Sembra evidente che l'atteggiamento “collaborativo” mostrato dalla polizia a Gorino (il prefettto ancora oggi spiega che “non si potevano manganellare i cittadini”, come se invece gli studenti e i manifestanti pestati ogni giorno fossero abitanti di un altro pianeta) ha incoraggiato tutta la feccia a moltiplicare gli sforzi, nella certezza di trovare altrettanta condiscendenza. Basta guardare i commenti sotto gli hashtag #siamotuttigorino e #MilanocomeGoro…

Si prepara però anche la Milano più tollerante, che ha dato vita al comitato "Zona8Solidale", che a partire dalle 10 di mattina, davanti allìex caserma, darà vita a una giornata di accoglienza. La pagina Facebook annuncia “Solidarietà e antirazzismo in zona 8! Nel periodo che vedrà l'ingresso delle e dei migranti alla Caserma Montello ci rivediamo davanti alle sue porte, in via Caracciolo, per una giornata di socialità con buon cibo, musica e intrattenimento. Una giornata con e per il quartiere, dove diverse culture si potranno incontrare e mescolare attraverso note e sapori provenienti da tutto il mondo. #Quinessunoèstraniero #stopwarnotpeople #refugeeswelcome”. Programma fitto (10:30 Banda degli Ottoni a Scoppio, 11:15 Arci Caporales , 12:00 Pranzo con musica diffusa e spettacoli, 13:30 Naga Orchestra e Hatif, 14:15 Orchestra di via Padova, 15:00 Spettacolo di Sunugal, 15:45 Giù il cappello).

Ma è chiaro che davanti a un'aggressione fisica, questo insieme potrebbe trovarsi in una brutta situazione.

La domanda è: il governo (il prefetto) intende lasciare spazio anche a Milano ai fascioleghisti? Se sì, sarà chiaro che il governo usa i migranti come straccio rosso da agitare per far cresce la destra, così come li usa nel rapporto con l'Unione Europea per strappare qualche decimale di "flessibilità" in più.

 

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *