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Napoli tre giorni dopo. Intervista a P. Rinaldi

Intervista a Pietro Rinaldi, Consigliere comunale a Napoli, realizzata da Radio Città Aperta.


 

Abbiamo in collegamento Pietro Rinaldi, Consigliere comunale a Napoli. Ciao Pietro, buongiorno.

Ciao, buongiorno a tutti.


 

Siamo a due giorni dalla giornata di sabato, una giornata importante per Napoli, una giornata in cui la città ha detto la sua rispetto ad una visita non gradita. E’ una ricostruzione che ci può stare?

Questo mi sembra evidente… La cosa più grave è stato però l’intervento del governo per garantire a Salvini di svolgere la sua kermesse, il cui scopo era sostanzialmente chiedere voti ai meridionali per portare più soldi ai settentrionali.


 

Tra l’altro chiedere i voti ai meridionali dopo averli insultati in tutti i modi per anni… Mi ha molto colpito, però, la ricostruzione che è stata fatta nei giorni successivi, in cui – come sempre – è stato poi liquidato tutto come un gruppetto di violenti… Senza dare nessun valore invece, al corteo che c’è stato ed era molto partecipato e numeroso. Il Comune di Napoli, in quanto Comune, che posizione prende rispetto alla giornata di sabato?

Guarda, noi ormai viviamo in uno strano paese in cui fanno più notizia 100 ragazzi con il casco in testa piuttosto che il corteo vivace, grande, che esprime il suo dissenso per Salvini; e fa ancora meno notizia un politico che dice che guardando due donne chiuse in una gabbia diceva: va tutto bene, è giusto così. E’ un clinale pericoloso nel quale ormai sta scivolando il nostro paese, in cui la democrazia è messa a rischio. Il Comune di Napoli, fin dall’inizio, si è schierato dalla parte della città che si mobilitava rispetto a quella che considerava una vera e propria provocazione; perché Salvini è il segretario della Lega Nord, quindi, di un partito dichiaratamente contro il sud, contro i meridionali. Le dichiarazioni di Salvini vanno in questo senso da anni. Salvini è quello che ci chiamava “colerosi” e “terremotati”… Non esprime giudizi politici, sui quali si può magari opinare. Quindi, che ci fosse un sentimento profondo di ostilità nei confronti di questo personaggio e di fronte a quell’iniziativa messa in campo era chiaro. Io non so come si sente il ministro degli interni dopo aver “per problemi di ordine pubblico” detto che andava fatta necessariamente quella iniziativa; dopo quello che è successo forse qualche riflessione al ministero andrebbe pure fatta. Forse anche considerare questo ministro inadeguato…


 

Un’ultima cosa. Il sindaco di Napoli, De Magistris, ha in più occasioni espresso la propria posizione e quella del comune di Napoli. Una posizione che però è stata in alcuni casi travisata, in altri strumentalizzata. Siamo alle solite?

Siamo alle solite… Io penso che il sindaco abbia fatto benissimo a schierarsi dalla parte della città. E’ chiaro che Napoli, e Luigi, in questo momento rappresentano un’anomalia; e il fatto che, come dire, Partito Democratico, Fratelli d’Italia, Lega Nord, Forza Italia – cioè tutto il sistema dei partiti – dice le stesse cose, tutto sommato ci conferma questo dato politico: che l’esperienza, l’anomalia napoletana, il laboratorio Napoli che in questi anni si è sviluppato, rappresentano agli occhi di questa gente un problema da archiviare. Questo, evidentemente, non è possibile e la stessa mobilitazione così partecipata di sabato ci dà ragione in quella che è stata la posizione assunta in queste settimane.

Assolutamente. Chiarissimo. Ti ringrazio per essere stato con noi Pietro.

Grazie a voi…

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