Nuovo attacco ad Istanbul nel primo pomeriggio di oggi dopo l’uccisione ieri da parte della polizia di due membri dell’organizzazione comunista Fronte Rivoluzionario e del giudice che da loro era stato preso in ostaggio all’interno del Palazzo di Giustizia di Caglayan. Stamattina un integralista islamico era entrato all’interno della sede della città sul Bosforo del partito di governo, l’Akp, ed aveva esposto da una finestra dell’ultimo piano una bandiera turca alla quale era stata aggiunta una spada. La polizia lo ha arrestato senza ricorrere alla violenza.
Invece questo pomeriggio due militanti armati e con il volto coperto – appartenenti a un’organizzazione della sinistra rivoluzionaria turca, probabilmente il Fronte di Liberazione del Popolo – hanno tentato di penetrare all’interno del quartier generale della polizia, sempre ad Istanbul, nel quartiere di Fatih. Secondo le prime informazioni una donna che aveva dell’esplosivo e che evidentemente era intenzionata a farlo esplodere all’interno del quartier generale è stata uccisa nel corso del conflitto a fuoco mentre l’altro militante è stato ferito e poi arrestato. Secondo i media due agenti di polizia sarebbero rimasti feriti.
Intanto nei quartieri operai di Okmaydani e Gazi questo pomeriggio sono esplosi nuovi violenti scontri tra polizia e manifestanti che accusano le forze dell’ordine di aver ucciso a sangue freddo i due militanti del Dhkpc nel corso dell’irruzione di ieri sera nel palazzo di giustizia. Come ieri le strade sono interrotte da barricate dalle quali i manifestanti lanciano pietre e molotov contro gli agenti che rispondono con idranti e lacrimogeni.
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