La risposta è stata adeguata alla posta in gioco, sia sul piano politico che della partecipazione. La manifestazione promossa da Eurostop e dai movimenti territoriali per il No Sociale è riuscita a cogliere due obiettivi importanti per il futuro. Da un lato ha spezzato il giochetto per cui o si sta con l’Unione Europea o si sta con la destra xenofoba, al contrario la manifestazione ha detto che c’è un movimento popolare, sindacale e antagonista in crescita che contesta frontalmente, seppur con declinazioni diverse, l’Unione Europea ritenendola irriformabile. Dall’altro, nonostante un clima di terrorismo ossessivo e amplificato ogni oltre limite, migliaia di persone sono scese comunque in piazza e hanno dato vita e gestito un corteo popolare, pacifico ma autotutelato che è riuscito a raggiungere Piazza Bocca della Verità, a ridosso del Campidoglio dove si è tenuto il vertice dell’Unione Europea.
Una manifestazione niente affatto facile. In un quadrante del centro di Roma completamente circondato da migliaia di agenti di polizia e carabinieri, con torme di giornalisti, cameramen e fotografi pronti a gettarsi sulla prima vetrina infranta per far quadrare il cerchio e consueto circo mediatico (ma rimasti a becco asciutto). Il corteo è partito intorno alle 15.45 per cercare di sbloccare il fermo di 150 manifestanti su tre pullman (uno dalla Val di Susa, due dal Veneto) durato invece fino a sera.
La manifestazione si è via via ingrossata, ha attraversato il popolare quartiere di Testaccio investito nei giorni da un allarmismo ingiustificato, non tanto tra gli abitanti quanto tra i commercianti (chi ha chiuso bottega peggio per lui, chi ha tenuto aperto ha avuto un sacco di clienti), e poi ha imboccato Lungotevere Aventino per dirigersi a Piazza Bocca della Verità.
Arrivata in piazza però c’è stata una prima amara sorpresa. Via dei Cerchi che la Questura si era impegnata a mantenere libera per garantire il comizio e il deflusso dei manifestanti , era invece bloccata da poliziotti e blindati che a quale punto circondavano ogni via di accesso o uscita dalla piazza. Mentre si cercava di sbrogliare questo primo e rischioso imprevisto, sul Lungotevere Aventino qualche funzionario di piazza ha perso lucidità facendo avanzare agenti, idranti e blindati verso il corteo che stava ancora sfilando, di fatto spezzandolo in due. Motivazione ufficiale è che la seconda parte del corteo aveva rallentato. Quindi la polizia è avanzata in forze. Una stupidaggine senza alcuna giustificazione che, questa sì, avrebbe potuto scatenare incidenti su Lungotevere. A quel punto una parte del corteo era bloccata davanti e didietro su Lungotevere.
La prima parte del corteo, circondata in Piazza Bocca della Verità si è attestata su via dei Cerchi in attesa che venisse sbloccata e fatta passare anche la seconda parte del corteo. Per almeno una, lunghissima, ora la situazione è parsa precipitare e poi stagnare. Alcuni esponenti di Eurostop avevano nel frattempo raggiunto i manifestanti rimasti bloccati dalla polizia annunciando che non si sarebbero mossi da lì (si sono seduti platealmente per terra) fino a quando non fosse consentito al secondo pezzo di corteo di ricongiungersi all’altro attestato su via dei Cerchi. Alla fine la situazione si è sbloccata e i due pezzi si sono ricomposti sfilando in corteo fino alla fine del Circo Massimo dove la manifestazione si è sciolta.
Nel frattempo una delegazione aveva raggiunto la caserma di polizia di Tor Cervara (dove c’è l’ufficio stranieri) dove erano ancora in stato di fermo i manifestanti bloccati con i pullman. Fioccano i fogli di via, una misura poliziesca ormai seminata a piene mani che impedisce la partecipazione a manifestazioni in altre città e riduce sempre più l’agibilità politica e costituzionale di centinaia di attivisti.
Alla luce di come sono andate le cose sembra proprio che qualcuno dovesse “pagare” per aver osato contestare il vertice dell’Unione Europea e aver così smascherato un dogma sopravvissuto fin troppo tempo.
La manifestazione di oggi ha dato una straordinaria dimostrazione di capacità politica e di maturità nella gestione di una giornata difficilissima. Nelle prossime ore valutazioni politiche più ponderate e meno offuscate dalla stanchezza di una giornata tesa ma politicamente vincente.
Tutte le foto sono di Patrizia Cortellessa.
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Daniele
Ma pensa te! Perfino i poliziotti a cavallo hanno tirato fuori per dare spettacolo! Cosa non si farebbe per un quarto d'ora di gloria………