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Rottura diplomatica tra Russia e Nato

A forza di tirare la corda, nelle relazioni tra Stati o tra un'”alleanza” e uno Stato piuttosto importante, la corda si spezza. Le continue sparate propagandistiche, se accompagnate da atti concreti, diventano insostenibili. Accade con la Cina e altri paesi, accade con la Russia e la cosa ci riguarda da vicino visto che il nostro paese è – purtroppo – un cagnolino fedele nella Nato.

In questi giorni, come conseguenza delle continue riduzioni degli “accreditamenti” (la quantità di personale diplomatico russo nella “missione permanente” presso la Nato, a Bruxelles, incaricato di mantenere i rapporti tra le due parti a livello militare) Mosca ha deciso di ritirare tutta la delegazione.

Di conseguenza, per la normale simmetria nelle relazioni diplomatiche, viene chiusa la rappresentanza della Nato in Russia.  E’ il punto più basso nelle relazioni tra le due parti dalla caduta dell’Urss.

Non è uno scherzo e qualcosa vuol dire…

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Dichiarazione del Ministero degli Esteri russo sulle risposte alle decisioni della NATO sulla rappresentanza permanente della Russia presso la NATO a Bruxelles

Il 6 ottobre 2021, il segretariato della NATO ha notificato ufficialmente la decisione del segretario generale della NATO Jens Stoltenberg di ritirare dal 1° novembre 2021 l’accreditamento di otto dipendenti della missione permanente della Federazione Russa e di ridurre il numero totale del personale diplomatico a dieci a partire dalla stessa data. Nessuna ragione è stata data per questo.

Il numero della nostra missione diplomatica a Bruxelles è già stato ridotto due volte unilateralmente dalla NATO nel 2015 e nel 2018 – dopo la decisione dell’Alleanza del 1° aprile 2014 di sospendere ogni cooperazione pratica civile e militare tra la Russia e la NATO. Anche l’ammissione dei nostri diplomatici alla sede dell’alleanza e i legami con il suo segretariato internazionale sono stati limitati il più possibile. I contatti militari sono stati congelati.

Le azioni della NATO elencate confermano che non sono interessati a un dialogo paritario e a un lavoro comune per allentare le tensioni politico-militari. La linea dell’alleanza verso il nostro paese sta diventando sempre più aggressiva. La “minaccia russa” è stata pubblicizzata, tra l’altro, per rafforzare l’unità interna dell’alleanza e per creare l’apparenza della sua “rilevanza” nelle attuali condizioni geopolitiche.

In risposta a queste azioni ostili, la parte russa ha preso le seguenti decisioni:

– A causa dell’assenza, come risultato di passi mirati da parte della NATO, di condizioni adeguate per le attività diplomatiche, il lavoro della Missione permanente della Russia presso la NATO, compreso il Rappresentante militare capo, è sospeso;

L’ambasciatore straordinario e plenipotenziario della Federazione Russa presso il Regno del Belgio sarà autorizzato a mantenere contatti di emergenza con il quartier generale della NATO. A discrezione dell’Alleanza, uno degli ambasciatori dei paesi membri della NATO a Mosca può svolgere funzioni simili.

– Le attività della missione militare di collegamento della NATO a Mosca sono sospese. Il suo accreditamento del personale sarà ritirato il 1° novembre 2021;

– L’Ufficio informazioni della NATO a Mosca, stabilito sotto l’Ambasciata del Regno del Belgio, cesserà di funzionare il 1° novembre 2021.

Lo staff internazionale della NATO è ufficialmente informato della decisione della parte russa.

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