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Renzo Ulivieri ora appoggia Potere Al Popolo

Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare… Le ironie dei servi del potere – Repubblica su tutti, per ora – non fanno presa più di tanto. La novità politica della battaglia elettorale che si apre praticamente oggi, con lo scioglimento delle Camere, è soltanto una: #PotereAlPopolo. Tutto il resto è potentati affaristici al servizio del capitale multinazionale (attraverso l’Unione Europea) oppure vecchia paccottiglia senza più senso.

Se n’è accorto un vecchio leone comunista come Renzo Ulivieri, allenatore in passato di grandi club della serie A (Bologna, Sampdoria, Napoli, Cagliari, Parma), ancora oggi in panchina con le ragazze del Pontedera. Ma anche presidente dell’Associazione Allenatori Calcio e dirigente politico (consigliere comunale e assessore, ancora negli anni ‘60). Politicamente sempre vicino alla “cosa” più di sinistra che il panorama politico-elettorale riuscisse ad offrire.

Proprio per questo lo avevano avvicinato quelli di “Liberi e Uguali”, strappandogli una dichiarazione di sostegno. Poi, non sappiamo se stanco di vecchi discorsi moderati o per la forza ruspante della nuova lista, ha cambiato idea:

Ho provato a spiegarmelo. Anche razionalmente. Sto con Liberi e Eguali, il cosiddetto PD2, perché, più forza prende, più riuscirà a spostare a sinistra l’azione politica del PD1. Solo che per me l’interesse per la politica è sempre stato accompagnato da passione, sentimenti, emozioni. Mentre facevo questi pensieri emozione zero. Ho scelto Potere al Popolo e sarò lì“, ha scritto Ulivieri sul suo profilo. “Non è per il gioco a fare a chi è più di sinistra, che è gioco sciocco. La scelta riguarda il tipo di società nella quale vogliamo vivere. E allora o si è di sinistra o non lo si è“.

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