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Grecia. Libertà per gli arrestati all’Università di Atene. No alla repressione dei solidali con la Palestina!

Martedì 200 poliziotti hanno sgomberato violentemente la facoltà di giurisprudenza di Atene, dove erano state piazzate le tende dell’intifada studentesca, e hanno effettuato 28 arresti. Tra questi, vi sono 9 solidali internazionalisti, tra cui 2 studentesse italiane.

Sono stati tutti portati al centro di detenzione amministrativa di Amygdaleza, struttura alle porte di Atene in genere utilizzata per l’infame detenzione dei migranti, in attesa di essere espulsi dal paese ellenico.

Esprimiamo piena solidarietà agli arrestati, che stanno subendo sulla propria pelle la torsione autoritaria della UE. I 9 non hanno ricevuto nessuna condanna, eppure, contro le stesse regole europee, saranno espulsi dal paese se non potranno dimostrare di essere residenti e impiegati in Grecia.

Si tratterebbe di una misura senza precedenti per un paese UE verso altri cittadini comunitari (Francia, Italia, Spagna, Germania).

Che si stia trattando di condizioni lesive dei detenuti, come avviene per Ilaria Salis, che si stia espellendo in contrasto con le regole europee, come per chi ora è detenuto in Grecia, continuiamo a lottare contro la criminalizzazione e la repressione degli antifascisti.

Sappiamo che la finta opposizione parlamentare questa volta resterà in silenzio, perché la connivenza col genocidio dei palestinesi impedisce qualsiasi sostegno alla lotta degli arrestati. Chiediamo che le istituzioni si impegnino per tutelare i loro diritti e intercedere per la loro liberazione al più presto.

Lo abbiamo detto più volte: antifascismo è antisionismo. Ribadiamo la nostra solidarietà e invitiamo a diffonderla in tutte le prossime piazze per la liberazione della Palestina dall’occupazione sionista.

*portavoce di Potere al Popolo

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