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A Roma emergenza abitativa e speculazione immobiliare non consentono più giochetti

Dopo l’occupazione della scuola in via Liberato Palenco il movimento per il diritto all’abitare e Asia-Usb Roma sono stati invitati ad un incontro in Prefettura con l’assessore Zevi ed il presidente del municipio quarto Umberti.

Abbiamo sempre accettato il confronto e abbiamo sollevato più volte la criticità di un’emergenza abitativa che coinvolge settori sociali sempre più larghi nella nostra città.

Le nostre richieste sono per lo più inascoltate o procrastinate e lo sfratto di stamattina in via Mantegna 18 ne è la riprova.

Le pressioni della Fabrica Immobiliare SGR (società del gruppo Caltagirone che gestisce il patrimonio immobiliare di proprietà di Cassa Forense) sono più importanti del diritto alla casa di Francesca e a nulla è valso il nostro richiamo.

Enti privatizzati e proprietà non sfrattano per necessità ma per liberare appartamenti da immettere in Fondi Immobiliari Chiusi.

Abbiamo chiesto al Prefetto di intervenire su questo ennesima violenza ma invano. La forza pubblica è stata concessa e la resistenza messa in campo non è bastata a far desistere le forze dell’ordine.

Con il DL 1660 approvato ieri dalla Camera dei Deputati sarà anche peggio. Abbiamo più volte sollevato negli incontri precedenti la necessità di mettere in campo, vista la prossima apertura dell’anno giubilare, il blocco degli sfratti, almeno di quelli richiesti dalle grandi società o enti.

Contemporaneamente un confronto con la Prefettura sulla vicenda del PdZ Collina delle Muse di Boccea destinato alle forze dell’ordine: per tutta risposta domani l’Ufficiale Giudiziario ha annunciato ad un inquilino interessato l’intervento delle forze dell’ordine per eseguire lo sfratto con il placet (dice l’U.G. all’interessato) della Prefettura.

Per questo motivo riteniamo impossibile partecipare all’incontro convocato oggi dal Prefetto con la dovuta serenità. Chiediamo alla Prefettura di non immaginare solo momenti in cui si affrontano questa o quella emergenza, ma di tessere le fila per un confronto con il Sindaco di questa città e con il Governatore della Regione Lazio sul tema dell’abitare pubblico, con la funzione di essere leva verso un Governo finora decisamente assente sul piano sociale ma presente solo sul piano securitario e punitivo.

Se non accade questo, il rischio è che una tensione crescente, alimentata ad arte contro si organizza e lotta per il diritto alla casa senza distinzioni di sorta sulla provenienza o il colore della pelle, possa prevalere e travolgere come un fiume in piena tutti e tutto quello che finora si è realizzato di positivo.

Oggi saremo in conferenza stampa in piazza Capranica alle ore 12 per denunciare lo scivolamento verso una deriva autoritaria rappresentato dal Disegno di legge 1660 in via di approvazione definitiva da parte del Senato, ma oggi non parteciperemo obtorto collo all’incontro in Prefettura.

 

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