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L’Aquila. Gli amici in difficoltà, il “capo” arriva subito (Cialente e D’Alfonso non sono De Magistris)

La ricostruzione della città va a rilento, i debiti del Comune sono altissimi, la regione viaggia, o
meglio è ritornata agli anni Cinquanta. In questo quadro desolante sono necessarie iniezioni propagandistiche di metadone e fiducia verso un personale politico a corto di idee e soprattutto incapace di affrontare situazioni sempre più drammatiche. Non a caso questa volta ad attendere mister Ripley al servizio dell’eurocrisi c’erano tutte le aziende alle prese con la crisi (che ogni giorno crescono di numero). C’erano ad esempio gli operatori del call center ECare, azienda che si appresta a licenziare più di 250 persone.

Fischi e slogano arrivano al presidente rottamatore anche dai precari della Giustizia i quali nelle loro grida ricordano come la Madia con le sue controriforme stia letteralmente distruggendo il lavoro pubblico e l’efficienza dei servizi forniti ai cittadini. Come sempre nella sua liturgia innovatrice e del fare Matteo Renzi è tornato in Abruzzo per promettere un miliardo e mezzo. Che in realtà è lo stesso già promesso più di un anno fa e che dovrebbe servire per arrestare un declino, una frana che appare inarrestabile.

Infrastrutture nuove, strade, soldi per l’ambiente, riqualificazioni urbane. Molte promesse che qualora dovessero trovare un minimo (pochi spiccioli) di riscontri reali – i destinatari sono già noti – creerebbero un nuovo famelico assalto alla tutela ambientale e al buon vivere urbano.

Gira come una trottola il Renzusconi di turno per frenare il declino del suo consenso e per sopperire alle mancanze di una classe politica locale proveniente dalla vecchia DC e dalle file dell’ultima FGCI. Questi ultimi si sono sempre vantati della loro storia e del fatto che “venivano da lontano” e tuttavia appaiono come i bambini con calzoni corti che scappano dopo esser stati beccati con le mani nella marmellata. Giovani e meno giovani “prestati alla politica”…

Alfonso De Amicis

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

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