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Merola contestato dall’Usb si sottrae al confronto

Il primo cittadino di Bologna è alle ultime battute della campagna elettorale.
Ieri alla Bolognina, Merola ha parlato ad un pubblico esiguo dei servizi sociali della città. A fargli visita anche un gruppo di delegati e attivisti sindacali dell’USB. Educatori e attivisti dell’ASIA USB sono intervenuti nel dibattito, scoprendo il vuoto dietro alle parole di Merola, che sbandiera una capacità di investire e gestire le politiche sociali della città, ma che nei fatti, si è reso mandante e complice della distruzione del servizio pubblico, oltre che di numerosi sgomberi e sfratti.
L’attuale sindaco, aspirante neo sindaco al prossimo turno elettorale, si è sottratto al dialogo, non rispondendo alle domande poste dagli attivisti, che sono stati invece invitati a uscire dalla stanza.
Di seguito, il comunicato dell’USB.
Il sindaco di Bologna Virginio Merola e la componente sociale che lo accompagna nella sua campagna elettorale, sono tornati a parlare dei servizi sociali della nostra città. Lo hanno fatto in un incontro pubblico, ma al centro sociale Montanari erano presenti solo pochi sostenitori PD.
Abbiamo ricordato la decisione di esternalizzare i servizi sociali all’ASP unica, la riduzione della copertura oraria per i bambini disabili nelle scuole, l’affondo contro educatori e insegnanti delle scuole comunali, la decisione di trasferire la gestione di alcuni servizi educativi pubblici alla IES, l’investimento nel volontariato a danno di operatori e utenti, le forme di retribuzione al limite delle regole. Abbiamo ricordato i cruenti sgomberi di strutture occupate a scopo abitativo, in cui risiedevano persone in condizioni di povertà. Proprio durante questi sgomberi, i bambini hanno dovuto assistere alla frammentazione del nucleo familiare, hanno dovuto sopportare scene in cui insieme ai propri genitori fuggivano per sottrarsi alle cariche della polizia, proprio come avviene nei paesi in guerra. È grave e vergognoso che a Bologna nel 2016 Merola abbia stabilito che la soluzione all’emergenza abitativa debba essere l’emergenza stessa. Infatti la giunta non ha prodotto un solo atto per risolvere un problema che è diventato strutturale e che colpisce i poveri, i più indifesi, sbattendoli in strada, indebolendo chi dovrebbe occuparsi di loro, proprio quelle e quegli assistenti sociali a cui paradossalmente oggi il sindaco va chiedere ancora fiducia.
Merola ha parlato al suo pubblico con slogan elettorali e propagandistici, senza rispondere nel merito delle questioni, raccontando l’esatto opposto di quanto fatto dalla sua giunta in questi anni.
Anche oggi USB è schierata in difesa delle lavoratrici e dei lavoratori sotto attacco, e come sempre dalla parte dei più deboli.
Redazione Contropiano Bologna

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