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Roma. Ci sono105 indagati per il grattacielo del Torrino, uno è Zingaretti

Non più tardi di dieci giorni fa il Procuratore della Corte dei Conti del Lazio Andrea Lupi, durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario nella sua relazione, aveva evidenziato che l’acquisto della sede unica di via Ribotta, da parte della ex Provincia di Roma, aveva creato un rilevante danno alla Città Metropolitana di Roma Capitale e che era in corso un’istruttoria.

Nella giornata di ieri, la Guardia di finanza, per conto della magistratura contabile ha notificato atti a comparire a ben 105 personaggi coinvolti nell’acquisto della sede unica del Torrino.

Tra i nomi di spicco compaiono Gasbarra, Zingaretti, Marino, Raggi ecc, ma anche diversi “tecnici” che hanno portato avanti l’operazione nel corso di questi anni. Secondo il viceprocuratore Massimo Lasalvia ognuno dei 105 coinvolti ha un responsabilità ben precisa, infatti ad ognuno di loro è stato notificato l’atto di messa in mora.

Alla luce di quest’ultima vicenda appare evidente che l’operazione di acquisto va fermata immediatamente, l’Unione Sindacale di Base chiede alla sindaca Virginia Raggi, che dovrà anch’essa rispondere alla magistratura contabile, di bloccare immediatamente qualsiasi atto o fatto inerente l’operazione di acquisto delle sede, in attesa che venga fatta chiarezza sull’operazione e che vengano individuati gli eventuali responsabili che hanno causato il danno patrimoniale.

Quest’ultima operazione non fa altro che confermare tutto quello che USB da sola aveva sempre sostenuto e denunciato nel corso di questi anni, la verità sta venendo alla luce e trova riscontri sempre più concreti da parte della magistratura contabile, e non sono esclusi anche profili di natura penale.

Continueremo a tenervi informati sulla vicenda

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