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Puglia. Sei indagati per la strage dei treni tra dirigenti società privata e ferrovieri

Lunedi cominciano gli interrogatori per la strage avvenuta il 12 luglio scorso. I vertici di Ferrotramviaria, la società privata concessionaria del tratto ferroviario dove è avvenuto lo scontro tra i due treni,  sono stati indagati dalla Procura di Trani per il disastro ferroviario tra Corato e Bari in cui sono morte 23 persone e altre 52 sono rimaste ferite.

Ferrotramviaria è la società privata che gestisce la linea su cui si è verificato il disastro. La Guardia di Finanza di Bari ha avuto il mandato ad acquisire atti presso Ferrotramviaria, Regione Puglia e “ovunque essi si trovino” sull’erogazione e la gestione dei finanziamenti europei e regionali relativi anche al mancato raddoppio della tratta Corato-Andria sui cui è avvenuto il disastro ferroviario. Il pm Michele Ruggiero, titolare del filone d’indagine, ha avviato accertamenti sui finanziamenti pubblici gestiti dalla società ferroviaria e sul contratto di gestione tra Regione Puglia e Ferrotramviaria.  Il filone d’indagine riguarda anche lo spostamento da un periodo di finanziamento (2007-2013) a quello successivo (2014-2020) dei fondi Ue per l’ammodernamento della tratta ferroviaria coinvolta nell’incidente. Secondo alcuni, lo spostamento sarebbe avvenuto per problemi legati ai permessi locali. Dagli atti, che sarebbero già stati acquisiti dalla Gdf, potrebbero emergere eventuali responsabilità di tecnici e politici regionali.

E’ stato indagato dalla Procura di Trani anche Nicola Lorizzo, il capotreno sopravvissuto allo scontro tra convogli in Puglia. Lorizzo, ancora ricoverato all’ospedale di Bari, martedì era il capotreno del regionale 1021, il treno partito dalla stazione di Andria. Al momento sono dunque sei le persone indagate nell’inchiesta per disastro ferroviario colposo e omicidio colposo plurimo. Oltre al capotreno, sul registro degli indagati ci sono i nomi dei due capostazione di Andria, Vito Piccarreta, e di Corato, Alessio Porcelli, e i vertici di Ferrotramviaria. La stessa società è poi stata iscritta ai sensi della legge sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche. Saranno interrogati lunedì prossimo i due capistazione. Gli interrogatori si terranno nella Procura di Trani a partire dalle ore 9. Sul fronte investigativo non è stato finora accertato cosa abbia indotto i due capistazione a far partire i due convogli coinvolti nell’incidente. L’errore non coinvolge solo i capistazione – viene riferito da fonti inquirenti – ma anche i due capitreno e i due macchinisti dei treni che si sono scontrati. Un’alterazione “evidente”, sui registri di almeno una stazione, dell’orario di transito di uno dei tre treni in viaggio sulla tratta Corato-Andria il giorno del disastro ferroviario è stata riscontrata dagli investigatori che indagano sullo scontro dei due treni in Puglia che ha provocato 23 morti. Gli inquirenti tranesi hanno quindi avviato accertamenti per capire se si sia trattato di un tentativo di coprire l’errore compiuto che ha portato al disastro.

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