Il governo Gentiloni si è dimesso, ma non smette di far danni. Con una delle tante mosse dell’ultimo minuto, la Ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli ha firmato un decreto per finanziare le scuole private. Che quest’anno si vedranno assegnare 493.562.302 euro. Mezzo miliardo, così, a gratis, contravvenendo per l’ennesima volta l’obbligo costituzionale (Art. 33, “Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato”).
Non basta, però. Nelle stesso tempo il MIUR sta portando avanti il lavoro tecnico che consentirà alle scuole paritarie di accedere ai fondi del Programma Operativo Nazionale (PON), come previsto dalla legge di stabilità per il 2017 (opera di Matteo Renzi e Pier Carlo Padoan, dunque) che, all’articolo 1, prevede l’accesso al PON sia per le scuole statali che, appunto, per le paritarie.
Né si può dire che questa procedura di privatizzazione dell’istruzione supportata con soldi pubblici avvenga all’insaputa dell’Unione Europea. Nel luglio del 2017, infatti, era stata proposta la modifica dell’Accordo di Partenariato, accettata e perfezionata dalla Commissione Ue l’8 febbraio scorso.
La procedura è in questo caso particolarmente rapida. La modifica dell’Accordo di Partenariato e del Programma operativo è stata illustrata alle parti sociali del 14 marzo scorso, è già il il giorno successivo – 15 marzo – la proposta di modifica del PON da parte del Ministero è stata discussa nella riunione del Gruppo Istruzione della Commissione Europea.
Sia detto sommessamente: chi ancora crede, “a sinistra”, che si possa “riformare la Ue” è un complice consapevole di questi disastri…
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa
Enrico
Da insegnante vivo una situazione paradossale, insieme ai miei colleghi e agli studenti dell’Istituto, che consiste nel dover fare scuola in ambienti provvisori ed inadatti da oltre quindici anni. Gli enti statali preposti non ci danno nessuna assistenza e neppure piccoli interventi sono possibili perchè a loro dire (Comune e Provincia) non hanno fondi da poter destinare a noi. Abbiamo fatto l’ennesima manifestazione presso la sede della Provincia di Lecce circa un mese fa, ma poi tutto tende a cedere nel dimenticatoio e si risolve in un nulla di fatto. L’unico piatto che ci viene servito è l’indifferenza o una falsa premura inconcludente. Allora leggendo questo articolo uno come me un po’ si arrabbia.
https://www.facebook.com/preite.mario/posts/10211295928576160
Claudia
Non si può revocare?!