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Durante il viaggio raccolta adesioni a Potere al Popolo! Pisa
Anche se passano da un flop elettorale all’altro, i neofascisti del nostro paese non perdono assolutamente la loro pericolosità in termini militari, sociali e ideologici.
Lo abbiamo visto in questi anni, con la sequela interminabile di aggressioni fisiche, che sono giunte sino all’omicidio di compagni, clochard e migranti. La nostra Regione è stata colpita ripetutamente da questa ferocia, con l’omicidio il 5 marzo scorso di Idy Diene, ucciso mentre camminava sul ponte Amerigo Vespucci a Firenze. Ancor prima, il 13 dicembre 2011 quando Samb Modou, Diop Mor vennero freddati da Gianluca Casseri, ideologo di Casa Pound, che ferì gravemente anche Moustapha Dieng,
Questi fatti di sangue avrebbero dovuto indurre le forze istituzionali e di governo presenti nella città maremmana a bloccare il raduno di questi assassini, ma il clima politico nel nostro paese da troppo tempo è caratterizzato da campagne sul superamento della discriminante antifascista, in funzione di una “riconciliazione” fomentata dal PD da oltre venti anni, con i risultati che tutti noi oggi possiamo osservare.
La destra ha tratto il massimo profitto da questa strategia della “sinistra”, arrivando al governo del paese con forze reazionarie come la Lega di Salvini, che mentre blatera senza costrutto contro l’Unione Europea per mantenere aperte nuove vie di finanziamento per i suoi padroni (la piccola media impresa e i prenditori alla Benetton), si scaglia contro la povera gente con campagne criminali, prosciugando i già limitatissimi margini elettorali dei gruppuscoli fascisti.
Una vicenda già vista nella storia del nostro paese, pur se in contesti profondamente diversi e con effetti che non saranno quelli sperati dagli epigoni di Hitler e Mussolini
Non crediamo di trovarci di fronte ad una nuova forma di fascismo che sta per impossessarsi del paese, dati gli attuali rapporti di forza europei ed in assenza di un movimento operaio all’offensiva come agli inizi del secolo scorso. La spinta reazionaria impressa dal governo gialloverde in questi mesi nel paese si basa solo sulla facile propaganda anti immigrati perché non ci sono margini economici per realizzare le mirabolanti promesse elettorali. I diktat dell’Unione Europea impediscono ogni autonomia sostanziale alle politiche economiche dei paesi come l’Italia.
Nei prossimi mesi assisteremo ad un “tradimento” delle promesse – come il progressivo passo indietro di questi giorni sulla nazionalizzazione delle autostrade dopo la strage di Genova – al quale corrisponderà un aumento esponenziale della propaganda, che oggi colpisce i richiedenti asilo ma sempre più si estenderà ai diritti civili, sociali, sindacali, politici, a chi una casa non ce l’ha e occupa case sfitte da decenni, ai pensionati e così via.
Contro queste destre di governo e “di coltello” scenderemo in piazza insieme ai compagni grossetani il prossimo 8 settembre, senza dimenticare le responsabilità dirette del PD e della “sinistra” che negli ultimi 25 anni ha aperto autostrade a questa destra (a livello governativo, di giunte regionali e locali), come dimostra la famigerata e razzista legge Minniti Orlando, le tante ordinanze anti immigrati e i “Daspo” cittadini.
L’antifascismo deve tornare ad essere un valore sociale e politico da legare al conflitto di classe, liberandolo dalle ipocrite liturgie della “sinistra”, che lo hanno imbalsamato e reso alieno alle nuove generazioni.
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