Menu

Tra commemorazioni differite e amnesie politically correct, la triste evoluzione di Soumahoro

Ognuno è libero di percorrere la strada che meglio crede, ma calpestare lungo il percorso i compagni uccisi no. Con stupore abbiamo appreso che Aboubakar Soumahoro ha deciso di commemorare il nostro compagno e attivista sindacale Usb Soumaila Sacko a 400 chilometri di distanza da dove è stato ammazzato, ma esattamente dove Soumahoro ciclicamente si racconta come leader della sua Lega dei braccianti.

In attesa di comprendere la vera natura di questa nuova organizzazione – un partito personale, un sindacato, uno strumento di crowfunding? –  non possiamo che rimanere attoniti di fronte alle amnesie di Soumahoro.

Impegnato com’è a bollare come “invisibile” chiunque lo possa ascoltare o seguire, sembra aver dimenticato che le condizioni di sfruttamento sistematico e mancanza di diritti dei (veri) braccianti non sono frutto di congiunture cosmiche o maledizioni bibliche, ma espressione di precise scelte politiche di chi ha scelto di privare un’intera categoria di lavoratori di diritti, contratti, assistenza sanitaria e futuro. E non per disposizione d’animo, ma per una precisa scelta economica di chi vuole di più, sfruttando il lavoro, la fatica e la vita di altri.

Sappiamo che in certi salotti, dove Soumahoro cerca di trovare spazio e seguito, certi discorsi vengono considerati disdicevoli, certi termini sono malvisti e i lavoratori presenti solo nei discorsi. Ecco perché non ci stupisce che dopo aver commemorato un fratello, dimenticando che è morto ammazzato da un soggetto che si considerava arbitrariamente padrone di un pezzo di terra e per questo autorizzato a sparare a chiunque la attraversasse, Soumahoro si diletti in uno stucchevole e vuoto post di auguri alla Repubblica italiana.

Anche qui, dimenticando che la Repubblica italiana fondata sul lavoro, nata dalla Resistenza e conquistata dai partigiani e dai lavoratori, è oggi vittima di chi la governa e ne sta cancellando dall’interno ogni significato.

Da parte nostra, spiace constatare l’involuzione politica di chi è cresciuto nelle nostre case, nelle nostre file e nelle nostre sedi, per poi dimenticare tutto quello che fino a non tanto tempo fa dichiarava in pubblico e convintamente. Ognuno, ripetiamo, è libero di percorrere la strada che meglio crede. E a Soumahoro auguriamo, buon viaggio e magari tanto fosforo.

Noi attivisti, militanti e simpatizzanti Usb, rimaniamo con convinzione dove siamo sempre stati. Con i lavoratori, nei campi e nelle officine, senza mai togliersi il cappello quando passa il padrone!

Aurelio Monte

Giorgia Campo

Giuseppe Toscano

Majid Hanoun

Ruggero Marra

Peppe Marra

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

3 Commenti


  • Francesco Di Mauro

    Un’antico pessimo vizio della sinistra politica e sindacale : dare addosso a chi sta dalla stessa parte ma non la pensa esattamente come te.
    5 attivisti USB che danno voti e lezioni ad uno di loro perché non è omologato.
    Siamo condannati


    • Redazione Contropiano

      Diciamo che la vicenda è parecchio più complicata e rognosa da come la metti giù te. Diciamo che siamo condannati più pesantemente quando chi ha lottato al tuo fianco cambia campo e casacca


  • antonio

    ben poco da commentare se non la “delusione” per una persona attratta dai “luccichii e lustrini” televisivi oltre a “subire il fascino delle sirene del potere”; di un giornalismo straccione e narcisista e dai compromessi e ricatti politici.
    Altro non saprei dire; condivido questa lettera scritta da chi è rimasto sul campo del conflitto e delle contraddizioni sociali e lavorative.
    Nessun rancore ma anche nessuna giustificazione ne legittimazione per tali scelte.
    Nella lotta di classe e nei conflitti sociali – siano essi sindacali sia politici – succede questo e anche molto altro di ben più peggiore!
    Auguri ad Abou; ma non altrettanto ai “suoi interlocutori e referenti”!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *