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Crescita e politicizzazione del capitalismo

Ho chiesto ad un amico manager di una multinazionale se la crescita italiana di quest’anno è rimbalzo oppure è strutturale, visto che vari ministri stanno facendo su questo molta propaganda.

Per l’intanto occorre considerare le enormi politiche fiscali in atto in tutto il mondo (venerdì il ministro del Tesoro Usa ha esortato al superamento del tetto del debito), che favoriscono le politiche mercantilistiche italiane.

Due giorni fa sono usciti i dati dell’import-export cinese di agosto. Ebbene, come da molti mesi, l’Italia ha la maggiore percentuale di aumento di export a livello mondiale verso quel paese.

Chi ci segue sa bene che sin dallo scorso anno il governo cinese esortava le aziende a importare beni italiani. Chiunque legga Il Sole 24 Ore, pagine imprese, può leggere interviste di imprenditori che affermano che “non riescono a stare dietro gli ordini” mondiali.

Se questa è il quadro, ecco le considerazioni del manager:

Se non abbiamo una nuova ondata covid avremo…

1. Ripresa importante dei consumi. Consolidamento e rafforzamento dei consumi.

2. Conferma tendenza export.

3. Polarizzazione di reddito.

4. Rafforzamento manifatturiero estero ed interno.

5. Aumento degli occupati pubblici e nelle controllate.

I poveri partecipano alla ripresa e ne godono, ma meno. Comunque ne hanno dei benefici.

Queste tendenze in atto non sono semplicemente un rimbalzo, ma qualcosa di strutturale che determina azioni di consenso al regime che occorre smettere di chiamare neoliberista. Siamo nella fase della politicizzazione del capitalismo per fronteggiare colossi in ascesa. Questo neoliberismo esiste solo nella testa dei pigri.

Tutte le tendenze strutturali sopra indicate si uniranno alla spinta di medio periodo indicata nel piano strategico di ripresa europeo, che è connesso al great reset.

Significa crescita del PIL e del reddito famigliare. Consenso corporativo al regime.

Per competere con sistemi in ascesa mondiale la formazione sociale europea deve adottare forme di:

Pianificazione

Azione dello stato

Corporativismo politico

Consenso sociale”

Il neocorporativismo imperante e le forme di controllo sociale repressivo servono a questo nuovo contesto.

Si può obiettare anche molto, ma non si può dire che non ci sia dietro una visione…

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

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