Sono anni che viene denunciato un nuovo “scandalo” sulla salute che coinvolgerebbe i bambini ed è in Francia che (per il momento) la situazione è allarmante tanto che il Ministero della Sanità Francese è stata costretta a ricevere l’associazione delle vittime del Depakine e rendere pubblico uno studio che riguarda questo farmaco.
Lo studio è stato condotto dall’ANSM (Agence Nationale de Sécurité du Médicament et des produits de santé, cioè l’Agenzia Francese sui Farmaci) e dalla CNAMTS che è la Caisse nationale de l'assurance maladie des travailleurs salariés, di carattere pubblico a livello nazionale. La pubblicazione di questo lavoro è avvenuta sul giornale Le Canard enchaîné (L'anatra incatenata), settimanale satirico.
Un giornale satirico dunque si è preso l’onere di pubblicare lo studio e, in pratica, di accusare il Ministero della Salute che ribatte di non sapere nulla o che non sapeva. Il Depakine (commercializzato dalla Sanofi), in Italia è commercializzato come Depakin, il cui principio attivo è l’Acido Valproico (Sodio Valproato). E' un farmaco contro l’epilessia che, per esempio in Francia, è stato prescritto ad oltre 100.000 donne in gravidanza negli anni tra il 2007 e il 2014, pur essendo segnalati i problemi che poteva dare ai bambini nel corso del loro sviluppo.
Sono problemi riferiti a disabilità e, sempre in Francia, sono nati circa il 10% di bambini/e con deformità e circa un 40% con disturbi e ritardo dello sviluppo. Stime molto lontane dalla realtà, essendo il Depakine in commercio dal 1967; sono quindi “sospetti” che si agitano da più di trenta anni. Solamente dal 2015 l’uso del Depakine è stato drasticamente ridotto nelle donne in gravidanza o che allattano, nella sua autorizzazione alla messa in commercio dal 2006 vi è scritto che il farmaco non è indicato nelle donne in gravidanza.
Ricordo che il l’Acido Valproico è indicato nelle Eplissie generali e parziali, nel trattamento di episodi di mania correlati al disturbo bipolare quando il litio è controindicato o non tollerato.
I nomi commerciali del farmaco sono: Depakin, Depakin Chrono e generico Acido Valproico+Sodio Valproato, che comportano un serio rischio di teratogenecità nelle donne in gravidanza. Tale rischio riguarda anche chi assume micofenolato mofetile che commercialmente corrisponde al CellCept. Va specificato che le raccomandazioni, estremamente importanti per l’assunzione di questi farmaci è rivolto, afferma l’AIFA (l’Agenzia Italiana del Farmaco) non solo alle donne ma anche agli uomini per quanto riguarda la prevenzione in gravidanza.
La teratogenicità porta a delle grosse malformazioni del feto e su WIKIPEDIA viene scritto che “La teratogenesi (dal greco terato- e -genesi "creazione di mostri") indica lo sviluppo anormale di alcune regioni del feto durante la gravidanza, che si traduce nella nascita di un bambino che presenta gravi difetti congeniti. La scienza che studia le malformazioni e le anomalie congenite è detta teratologia. La teratologia si occupa anche delle malformazioni nella pubertà dell'uomo, come di altri animali e piante. È detta teratogena una sostanza che può provocare tali malformazioni qualora la madre venga esposta ad essa durante la gravidanza o, in alcuni casi, anche prima di essa.”
Ma, come detto, riguardo al micofenolato mofetile va specificato che questo farmaco è indicato per le persone sottoposte ad un trapianto per evitare un rigetto di cuore, fegato o anche del rene da parte dell’organismo. Ma questo farmaco non deve essere utilizzato se la donna è in gravidanza in quanto può aumentare il rischio di aborto e malformazione congenite e neanche l’uomo può utilizzarlo.
E' un fortissimo teratogeno e se il paziente è attivo sessualmente viene raccomandato “l’uso del preservativo”, sia nel corso della terapia che per tre mesi dopo la sua interruzione. Le persone non devono né donare il sangue durante la cura né dopo la sospensione di questa per un mese e mezzo. Gli uomini, inoltre, non debbono donare nel corso del trattamento o per tre mesi dopo la sua sospensione, sperma. Nel novembre del 2014 una nota “INFORMATIVA IMPORTANTE CONCORDATA CON L’AGENZIA EUROPEA DEI MEDICINALI (EMA) E L’AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO (AIFA)” riportava ai medici che per quanto riguada i farmaci quali il sodio valproato, magnesio valproato, acido valproico, semisodio valproato e valpromide” I bambini esposti al valproato in utero sono ad alto rischio di gravi disordini dello sviluppo (che si verificano in circa il 30-40% dei casi) e/o di malformazioni congenite (in circa il 10% dei casi) x Il valproato non deve essere prescritto alle bambine, alle adolescenti, alle donne in età fertile o in gravidanza, a meno che altri trattamenti abbiano dimostrato di essere inefficaci o non siano tollerati. x Il trattamento con valproato deve essere iniziato e supervisionato da un medico esperto nella gestione dell'epilessia o dei disturbi bipolari.”
Va detto che studi su bambini nati da mamme che in gravidanza hanno assunto per terapia acido Valproico hanno mostrato alterazioni dello sviluppo psico-motorio, e in letteratura scientifica esistono dati limitati.
Un'ultima (per il momento) annotazione della quale mi occuperò in maniera dettagliata, data la “delicatezza” e l’importanza dell’argomento. Il 31 agosto è apparso sulla prestigiosa rivista medica Lancet Oncology un articolo in cui praticamente si dice che la chemioterapia può essere dannosa nella metà dei pazienti e che i pazienti dovrebbero essere avvertiti del pericolo mortale che questa può indurre.
Qanto qui viene riportato è solamente l’abstract del lavoro clinico: Volume 17, No. 9, p1172–1173, September 2016:
"Chemotherapy is widely used to treat many cancers, and because most drugs have a narrow therapeutic index, some degree of harm is inevitable when prescribing these drugs at an effective dose. Most treatment is given on an outpatient basis, which means that management of toxic effects relies on the patient seeking medical attention, and on clinicians making appropriate adjustments to doses in response to of toxic effects and co-morbidity. Unfortunately, both morbidity and mortality occur with chemotherapy, which in routine practice can be worse than that recorded in pivotal trials."
Prof Roberto Suozzi
MEDICO e FARMACOLOGO CLINICO
Specialista in Medicina dello Sport
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RYOMA
Perdonate la schiettezza. A molti risulterò sgradevole.
Mi sembra che il mondo viva nel mondo dei sogni. Non ci vuole una laurea in medicina per capire che TUTTI I farmaci (eccetto quelli specifici per la gravidanza) non vanno presi durante la gestazione. E non è che ci voglia un medico che sta li a dirtelo per tu aprire gli occhi! I prodotti chimici fanno male. Quindi usando la testa e le proprie capacità di ragionare si può dedurre facilmente che introdurre VELENI faccia male, soprattutto a un feto in fase di sviluppo.Poi occorre essere cerebrolesi per non capire questa semplice ma davvero semplice verità quando si parla di Depakin. Basta leggere 2 secondi netti il suo utilizzo nelle varie patologie. Quindi mi chiedo, le madri che hanno preso il Depakin avevano bisogno che ci fosse un’inchiesta del ministero della salute, una indagine, uno scandalo etc per CAPIRE che un quasi psicofarmaco per la cura del bipolarismo, dell’epilessia , della depressione, dei pensieri psicotici….facesse male al loro bambino!?
Di fondo ci sono due problemi.
1° ritenere i medici possessori della verità assoluta e fidarsi ciecamente di loro
2° l’ ignoranza ,intesa come mancanza di informazione.
In più c’è la comune tendenza a basare le proprie informazioni sulle PROPRIE patologie, sul sentito dire. Sei affetta da epilessia?Fai ricerche accurate!! Non riportare come un pappagallo quello che ti dice il medico , la vicina su sua cugina e il fruttivendolo sull’amico del fratello di suo nonno. Ci sono tipi diversi e cause diverse di epilessia. Alcune consentono di interrompere la cura per alcuni mesi stando sotto attento controllo medico e facendo un taglio cesareo anziché un parto naturale. Altre forme di epilessia non ti consentiranno MAI di avere un figlio. E te ne devi fare una ragione. Ringrazia che sei viva e che puoi svolgere una vita “normale”.
Visto che c’è bisogno che qualcuno ve lo dica allora alle donne in gravidanza si comunica che la candeggina e i suoi vapori sono micidiali per il dna di vostro figlio. Che le tinture per capelli e tutti i vapori chimici di smalti solventi e prodotti per la ricostruzione delle unghie fanno nascere vostro figlio come Quasimodo. Che in generale tutti quei prodotti con l’immagine del pesce morto fanno male anche a vostro figlio. Che tutti i farmaci sono veleni anche se non lo scrivono sul bugiardino. Ovviamente fumo e alcool. Ovviamente gatti e carne poco cotta. Ovviamente verdure non lavate e disinfettante (anche e soprattutto se bio). Le anestesie. Anche alcuni tipi del dentista.
Un detto dice “La legge non ammette ignoranza”.
Applichiamolo alla salute. Così saremo meno scioccati sentendo le ovvietà.