Siamo sotto la Camera a guardarci intorno. A cercare qualcuno. Ma chi? Chi può ascoltare il nostro grido? Siamo soli. Questa è la realtà: soli in questa solitudine istituzionale. Estranei al Parlamento. Soli contro tutto. Ma soli anche come stelle, come luci che illuminano il buio.
Autore:
Militant A, componente del gruppo rap Assalti Frontali, ha al suo attivo otto dischi: Batti il tuo tempo (Onda Rossa Posse), Terra di nessuno, Conflitto, Banditi, HSL, Mi sa che stanotte…, Un’intesa perfetta, Profondo rosso. Questo è il suo terzo libro. Per DeriveApprodi ha pubblicato: Storie di assalti frontali e Il viaggio della parola.
Presentazione:
E’ una Roma vera, nascosta e commovente: la Roma meticcia. Il rapper di Assalti Frontali, diventato papà di due bambine, viene risucchiato dentro una scuola elementare dal nome orientale: Iqbal Masih. Siamo nella periferia romana e intorno a questa scuola si incrociano due mondi, quello formato da bambini, maestre e genitori che organizzano la resistenza contro il decreto Gelmini e quello di un campo rom non autorizzato che spunta una mattina di settembre proprio lì vicino. C’è solo una strada, via Casilina, che separa le due realtà: di qua la scuola, occupata e piena di striscioni per attirare attenzione, di là i rom romeni, nascosti e accucciati dentro un canalone per sopravvivere agli sgomberi. Piano piano la lotta diventa gigantesca e unica, in gioco c’è la sopravvivenza dell’istruzione pubblica italiana di qualità e il diritto a una vita degna dei più deboli, odiati e sconosciuti da tutti: i bambini rom. Scritto con un linguaggio fresco e ritmato tipico del rap il libro entra nei dettagli di alcune giornate scandite da occupazioni e concerti, sconfitte e vittorie.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa