L’Assemblea contro la Cementificazione e il Coordinamento Argine Divino Amore invitano la popolazione di S.Maria delle Mole, Frattocchie, Marino, delle altre sue frazioni e tutti i solidali a partecipare al presidio sotto la Regione Lazio, giovedì 17 luglio, dalle ore 10.00, presso la sede del “governo regionale” in via Cristoforo
Colombo.
Per fermare il progetto che prevede il raddoppio dell’abitato di S.Maria delle Mole e Frattocchie, con un milione di metri cubi di cemento da riversare su 240 ettari di Agro Romano e appartamenti per 12.000 nuovi residenti, chiediamo alla giunta della Regione Lazio di revocare le delibere della precedente giunta Polverini che riguardano il “via libera” a questa immensa speculazione edilizia.
Tali delibere furono realizzate dopo le dimissioni della stessa giunta Polverini mentre, circa un anno e mezzo prima, fu stipulato un accordo di programma tra la stessa ex-presidente della Regione e Adriano Palozzi, allora sindaco marinese e attualmente consigliere regionale nonché membro della Commissione Ambiente.
Chiediamo quindi che Zingaretti e la sua giunta mantengano gli impegni presi in maniera chiara durante la campagna elettorale delle ultime elezioni regionali e revochino gli atti amministrativi che riguardano la devastazione e il saccheggio del territorio dove viviamo e lavoriamo.
Questo importante quadrante di Agro Romano, ricco di reperti archeologicii, di bellezze paesaggistiche e naturalistiche non può finire preda di importanti costruttori privati, tra i quali spicca Parnasi con società costituite ad hoc che vantano ben 10.000 euro euro di capitale sociale.
Per impedire questo scempio e per avere una maggiore e definitiva tutela chiediamo inoltre l’estensione del Parco dell’Appia Antica a tutta la zona, vista la contiguità territoriale, storica e naturale che li lega.
Nel nostro territorio, sempre più assediato da problematiche relative al traffico aereo dell’aeroporto di Ciampino, dal gas radioattivo radon, dal traffico veicolare in costante aumento, dalla minaccia della costruzione della discarica di Roma-Falcognana non c’è e non ci può essere spazio per una nuova ed irreversibile nocività.
Nocività sostenuta a tutti i livelli da importanti politici locali a favore di forti interessi privati e combattuta dalle popolazioni tramite decine di iniziative pubbliche e numerosi ricorsi al TAR, tuttora pendenti.
Facciamo presente alla giunta Zingaretti e al sig.Palozzi, che ne è sicuramente più al corrente, che il Comune di Marino ha una raccolta differenziata ferma al 20% e che in virtù di questo splendido risultato ambientale, conferisce 4 tonnellate su 5 di rifiuto “tal quale” nella vicina discarica di Albano-Roncigliano.
Andando così ad avvelenare le terre e l’aria di una vastissima zona, provocando un’emergenza continua per le popolazioni locali che negli ultimi anni si sono ribellate e stanno lottando efficacemente, tanto che si trovano sotto processo alcuni eccellenti nomi dell’imprenditoria e della politica accusati di truffa.
Volendo costruire un altro milione di metri cubi di cemento e antropizzando il territorio marinese in modo così massiccio siamo destinati a vedere anche ridotte e maggiormente inquinate le nostre falde acquifere mentre la produzione di rifiuti raddoppierebbe, con tutte le conseguenze del caso.
Crediamo sia necessario prendere provvedimenti urgenti e mettere “una pietra sopra” a questa inutile e devastante speculazione edilizia, tanto più che esistono centinaia di appartamenti nuovi sfitti nel nostro comune mentre l’emergenza abitativa ci sembra sia esplosa anche a causa di simili politiche “di sviluppo”.
Per questo invitiamo tutti/e ancora una volta a partecipare al presidio sotto la Regione Lazio, giovedì 17 luglio dalle ore 10.00 ed abbiamo chiesto di incontrare in quella data gli assessori regionali Civita e Refrigeri.
Chi vuole potrà partire insieme a noi, ritrovandosi al parcheggio di scambio tra via G.Mameli e via Capanne di Marino, alle ore 9.00.
Colombo.
Per fermare il progetto che prevede il raddoppio dell’abitato di S.Maria delle Mole e Frattocchie, con un milione di metri cubi di cemento da riversare su 240 ettari di Agro Romano e appartamenti per 12.000 nuovi residenti, chiediamo alla giunta della Regione Lazio di revocare le delibere della precedente giunta Polverini che riguardano il “via libera” a questa immensa speculazione edilizia.
Tali delibere furono realizzate dopo le dimissioni della stessa giunta Polverini mentre, circa un anno e mezzo prima, fu stipulato un accordo di programma tra la stessa ex-presidente della Regione e Adriano Palozzi, allora sindaco marinese e attualmente consigliere regionale nonché membro della Commissione Ambiente.
Chiediamo quindi che Zingaretti e la sua giunta mantengano gli impegni presi in maniera chiara durante la campagna elettorale delle ultime elezioni regionali e revochino gli atti amministrativi che riguardano la devastazione e il saccheggio del territorio dove viviamo e lavoriamo.
Questo importante quadrante di Agro Romano, ricco di reperti archeologicii, di bellezze paesaggistiche e naturalistiche non può finire preda di importanti costruttori privati, tra i quali spicca Parnasi con società costituite ad hoc che vantano ben 10.000 euro euro di capitale sociale.
Per impedire questo scempio e per avere una maggiore e definitiva tutela chiediamo inoltre l’estensione del Parco dell’Appia Antica a tutta la zona, vista la contiguità territoriale, storica e naturale che li lega.
Nel nostro territorio, sempre più assediato da problematiche relative al traffico aereo dell’aeroporto di Ciampino, dal gas radioattivo radon, dal traffico veicolare in costante aumento, dalla minaccia della costruzione della discarica di Roma-Falcognana non c’è e non ci può essere spazio per una nuova ed irreversibile nocività.
Nocività sostenuta a tutti i livelli da importanti politici locali a favore di forti interessi privati e combattuta dalle popolazioni tramite decine di iniziative pubbliche e numerosi ricorsi al TAR, tuttora pendenti.
Facciamo presente alla giunta Zingaretti e al sig.Palozzi, che ne è sicuramente più al corrente, che il Comune di Marino ha una raccolta differenziata ferma al 20% e che in virtù di questo splendido risultato ambientale, conferisce 4 tonnellate su 5 di rifiuto “tal quale” nella vicina discarica di Albano-Roncigliano.
Andando così ad avvelenare le terre e l’aria di una vastissima zona, provocando un’emergenza continua per le popolazioni locali che negli ultimi anni si sono ribellate e stanno lottando efficacemente, tanto che si trovano sotto processo alcuni eccellenti nomi dell’imprenditoria e della politica accusati di truffa.
Volendo costruire un altro milione di metri cubi di cemento e antropizzando il territorio marinese in modo così massiccio siamo destinati a vedere anche ridotte e maggiormente inquinate le nostre falde acquifere mentre la produzione di rifiuti raddoppierebbe, con tutte le conseguenze del caso.
Crediamo sia necessario prendere provvedimenti urgenti e mettere “una pietra sopra” a questa inutile e devastante speculazione edilizia, tanto più che esistono centinaia di appartamenti nuovi sfitti nel nostro comune mentre l’emergenza abitativa ci sembra sia esplosa anche a causa di simili politiche “di sviluppo”.
Per questo invitiamo tutti/e ancora una volta a partecipare al presidio sotto la Regione Lazio, giovedì 17 luglio dalle ore 10.00 ed abbiamo chiesto di incontrare in quella data gli assessori regionali Civita e Refrigeri.
Chi vuole potrà partire insieme a noi, ritrovandosi al parcheggio di scambio tra via G.Mameli e via Capanne di Marino, alle ore 9.00.
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Argine Divino Amore — sites.google.com/site/arginedivinoamore
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