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Livorno e la Toscana con il Kurdistan

MARTEDI’ 27 OTTOBRE 2015 DALLE ORE 21,00 il Coordinamento Toscano per il Kurdistan presenta “ALTRE KOBANE – storie di resistenza all’assedio” presso il Nuovo Teatro delle Commedie – Via G.M. Terreni, 5 a Livorno.
Nel corso della serata lanceremo anche il grande corteo regionale di Sabato 31 Ottobre A Firenze (ore 15,30 Santa Maria Novella) 
“TOSCANA PER IL KURDISTAN” – CORTEO REGIONALE 
per la pace e la democrazia in Siria e Turchia:

IL PROGRAMMA DI MARTEDI 27:

> DIBATTITO CON INTERVENTI E TESTIMONIANZE DI:

– TUTTI GLI AUTORI DEI VIDEO PROIETTATI

– COLLEGAMENTO IN DIRETTA SKYPE DAL KURDISTAN con aggiornamenti sulla drammatica situazione attuale nelle città sotto attacco a pochi giorni dalle elezioni politiche

– “La situazione politica nel Kurdistan turco e in Rojava” – rappresentanti dell’ Ufficio d’Informazione per il Kurdistan in Italia ( UIKI Onlus )

– “L’emergenza umanitaria e i progetti in campo” – rappresentanti della Mezzaluna Rossa Kurdistan Italia Onlus
– Marco Bruciati, consigliere comunale di Livorno e delegato della Carovana Internazionale

– Francesca Innocenti , Claudio Barbi, Alberto Mari ed altre delegate e delegati della Carovana Internazionale “15 Settembre” per l’apertura di un corridoio umanitario per Kobane

modera Francesca Zampagni, membro della Carovana Internazionale ed esperta di fenomeni migratori e Medio Oriente

> VIDEO PROIEZIONI DI :

– “LE OTTO GIORNATE DI CIZRE” video di Melania Carnevali: un viaggio per le vie di Cizre, città a maggioranza curda che segna il confine turco con Siria e Iraq, rimasta per otto giorni sotto assedio, senza luce, acqua, gas, con cecchini piazzati sui tetti pronti a sparare a chiunque uscisse di casa. Una guerra lampo costata la vita a 21 persone, tutte civili, tra cui un bambino di 35 giorni.

– “XWEDI”, video-denuncia di Filippo del Bubba, girato ad Amed (Dyarbarkyr) al campo profughi Arin Mirkan, nella periferia di Suruç – Breve viaggio andata e ritorno dai campi profughi di Suruc al quartiere Sur di Amed, dove la fiera resistenza del popolo curdo contro gli attacchi dell’esercito turco contamina l’energia dei bambini, futuri combattenti in difesa della propria cultura.
INSTALLAZIONE FOTOGRAFICA di Filippo Del Bubba, delegato della Carovana Internazionale “15 Settembre” per l’apertura di un corridoio umanitario per Kobane

– “ŞEHÎD NAMIRIN – I martiri non muoiono mai” video di Giacomo Sini e Francesca Şimdi Alias – Sono molte le donne e gli uomini che si sono uniti alla fiera resistenza delle “Unità Di Difesa Popolari – YPG” ed alle “Unità Di Protezione Delle Donne – YPJ” contro i continui attacchi delle milizie dello Stato Islamico ed i suoi alleati nel territorio del Rojava. Molti e molte di loro hanno perso la propria vita in questa battaglia, arrivando da ogni angolo del mondo, in particolar modo dalla Turchia. 
Il governo della Repubblica di Turchia, da svariato tempo, vieta alle famiglie di alcuni combattenti di poter recuperare i corpi dei propri cari, impedendone di fatto lo svolgimento dei funerali. Lo stato turco detiene i copri dei martiri al confine tra Turchia e Syria, da Luglio del 2014, continuando a non offrire risposte chiare ai familiari che, grazie alla solidarietà di rivoluzionari della sinistra turca e curda, continuano da svariato tempo a fare pressione sul governo. Il breve reportage racconta la storia di alcune di queste famiglie, conosciute tra Luglio e Settembre del del 2015, nel periodo più intenso della loro battaglia .
INSTALLAZIONE FOTOGRAFICA di Giacomo Sini – la storia fotografica cerca di raccontare attraverso diversi scatti, lo sguardo delle persone che si trovano all’interno della città distrutta di Kobane ed il punto di vista di quelli che, invece, sono scappati dalla città durante l’ assedio di IS, molti dei quali stanno tentando l’arrivo in Europa. Alcuni di essi,invece, oggi vivono in Turchia e stanno cercando lentamente di rientrare lentamente e con difficoltà nella città di Kobanê, nel Kurdistan in territorio siriano (Rojava). Le fotografie cercano di mostrare, attraverso un viaggio visivo, la storia di queste persone, partendo dall’incontro con chi ha liberato la città ed è ancora in prima linea per difendere la popolazione dei cantoni curdi nel Nord della Syria, il Rojava.

– “EZIDI’S SELF PORTRAIT” Racconti delle profughe di shengal (Batman, Besiri, agosto 2015) Self-portrait experience di Fabiana Cioni e Tulay Ozen – Autoritratti condivisi e racconti di alcune donne del campo profughi del villaggio di Besiri (Batman, nord Kurdistan- Turchia). Daesh ha colpito ferocemente la popolazione inerme della regione di Shengal (Sud Kurdistan) ad agosto 2014. Le donne che abbiamo incontrato sono sopravvissute al massacro, hanno vissuto la violenza dei miliziani Daesh, sono state braccate, hanno cercato rifugio sulla montagna sacra ma hanno visto morire le persone più deboli perché non avevano acqua e cibo. La popolazione è stata aiutata soltanto dai guerriglieri kurdi (YPG, YJA). Il laboratorio di Self-portrait experience è stato l’inizio del progetto Nomadi Creative Arte nei campi profughi e nelle città di guerra del Kurdistan. Il progetto unisce l’esperienza artistica e creativa con il racconto autobiografico per dare voce ai territori oppressi e alle città di guerra in Kurdistan. Il comune di Batman e la Mezzaluna Rossa Kurdistan Italia Onlus sono partner del progetto.

 

INFO: Coordinamento Toscano per il Kurdistan – toscana.kurdistan@gmail.com
https://www.facebook.com/ToscanaKurdistan?fref=ts
Rete di coordinamento delle realtà toscane solidali con il popolo curdo e riferimento territoriale della Rete italiana di solidarieta’ con il popolo kurdo, che raccoglie diverse associazioni, gruppi informali, singole personalita’(giornalisti, avvocati, operatori sociali,sindacalisti,attivisti) che nei vari territori fanno informazione e sostengono progetti di cooperazione con le regioni del Kurdistan.

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