«Che il comunismo sia irraggiungibile da parte dell’umanità, può darsi: seri dubbi sono, oggi più che mai, giustificati. Ma di ciò il capitalismo e i suoi servitori non hanno troppo da rallegrarsi, perché l’impossibilità del comunismo significa una crescente ‘invivibilità’ del pianeta dal punto di vista fisico (inquinamento, divario sempre maggiore tra zone di sviluppo e di sottosviluppo) e sociale (continuo stato di guerra e di disordine nella maggior parte del mondo, conflitti razziali e religiosi), e, a scadenza non troppo larga, fine della specie umana (molto prima che essa finisca per catastrofi ‘cosmiche’): fine dalla quale non si salveranno i padroni del mondo e i santoni della politologia».
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alfonso de amicis
Magnifico. Come magnifici sono le mille storie scritte da Timpanaro su Leopardi. Leopardi scettico e progressivo.
Giuseppe
Grande critico e pensatore che ci vedeva lontano. Era un’altra generazione di intellettuali umanisti: quando lo studente Paolo Rossi venne ucciso dai fascisti, un altro fine critico come Walter Binni partcipò in prima persona all’occupazione della Facoltà di Architettura.