Non certo il Pil, è il debito che sale
e si attende un autunno complicato
per un’economia che è messa male,
tanto il parlar, ma zero il risultato.
Cominciano ad uscir le indiscrezioni
su chi alla fin dovrà pagare il conto…
Non c’è alcun dubbio: tocca alle pensioni
e il blocco agli statali è sempre pronto.
Partiti son dalle pensioni d’oro,
ma poi rapidamente sono scesi,
grazie alle proiezioni del Tesoro,
a chi ha duemila euro tutti i mesi,
salendo poi a tremila cinquecento.
Più un blocco di stipendio allo statale
d’altri due anni. Esplode lo scontento
dei sindacati, come è naturale.
Twitta subito Renzi: “Maddeché,
sono le solite panzane estive
dei collaborator…Credete a me
che vi do sol notizie positive”.
S’intende infatti da qualche brusìo
che, per la differenza di vedute,
i suoi rapporti col fedel Del Rio
non godan più di un’ottima salute.
Su Repubblica è pronta al smentita
con l’intervista al sottosegretario
che all’ottimismo come Renzi invita
poiché il nostro è un Paese straordinario.
“Se noi ce la farem? Ma che domande!
Lo sconfittismo è assai stupefacente,
ce la faremo sì ed alla grande
e per uscirne non ci manca niente!
I tagli alle pension? Son tutte balle!
Gli ottanta euro? Sono confermati!
Il blocco agli statal? Voci sciacalle!
Dissidi con Matteo? Tutti inventati!”
Poi si capì perché tanto ottimismo.
A breve, per volere dell’Europa,
avrà l’economia più dinamismo:
per poterlo aumentare il Pil si dopa.
Prodotto interno lurido sarà
coi profitti della prostituzione,
del traffico di droga in quantità,
del contrabbando, le tre cose buone
che aumenteranno il Pil d’ogni paese.
Noi con settantamila prostitute
che produrran cento milioni al mese,
col contrabbando in ottima salute
e grazie a mafia, ‘ndrangheta e camorra,
conseguiremo grandi risultati
con molti più quattrin di quanto occorra.
Sempre più ricchi, sempre più arrapati!
dal suo blog su MicroMega, 25 agosto 2014
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