Ogni tempo ha il suo fascismo: se ne notano i segni premonitori dovunque la concentrazione di potere nega al cittadino la possibilità e la capacità di esprimere ed attuare la sua volontà.
A questo si arriva in molti modi, non necessariamente col terrore dell'intimidazione poliziesca, ma anche negando o distorcendo l'informazione, inquinando la giustizia, paralizzando la scuola, diffondendo in molti modi sottili la nostalgia per un mondo in cui regnava sovrano l'ordine, ed in cui la sicurezza dei pochi privilegiati riposava sul lavoro forzato e sul silenzio forzato dei molti.
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Manlio Padovan
Dove lo ha lasciato scritto?
Desidererei mandare la frase ad un giornale locale che non ha pubblicato una mia lettera sul presente che a me puzza tanto di fascismo. Me lo consentite?
Grazie.
Redazione Contropiano
E’ in “L’asimmetria e la vita”. Naturalmente è testo universale, che chiunque può riprendere citando l’Autore…