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I bisogni di Salvini

Salvini è un animale impolitico.

Enuncia, non elabora. È di un infantilismo disarmante. Parla di sé come un bambino che gioca a essere un supereroe. Si vanta di cose che gli attribuiscono gli altri, per vile compiacenza. Ha un’oratoria sempliciotta, ripetitiva, gesticola come per scansare nuvolette di fumo.

Sorride per abitudine, per gestire gli imbarazzi. Muove la testa per prendere tempo, allunga le pause con lunghi vocalizzi. Ha un vocabolario risicato.

Spesso traspare la mancanza di convinzione nelle cose che dice, solo la meccanica ripetizione delle stesse figure retoriche, come non vedesse l’ora che l’intervista avesse termine il prima possibile.

Perché i nervi sono scoperti, e il timore che il successo scemi è palpabile. Vespa sembrava uno psicanalista, si faceva dare delle risposte senza fare domande.

Salvini aveva l’aria di aver bisogno di uno bravo.

* da Facebook

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