1.
Quando Lenin fu morto
un soldato della guardia funebre, così raccontano, disse
ai suoi compagni: Non volevo
crederlo. Sono entrato dov’era disteso e
gli ho gridato all’orecchio: “Il’ic,
arrivano gli sfruttatori!” Non s’è mosso. Ora so
che è morto.
2.
Se un uomo buono se ne vuole andare
con che cosa lo si può trattenere?
Ditegli a che cosa egli è necessario.
Questo lo tratterrà.
3.
Che cosa poteva trattenere Lenin?
4.
Il soldato pensava:
se sente che gli sfruttatori arrivano
può essere malato eppure si alzerà.
Forse verrà con le stampelle,
forse si farà portare ma
si alzerà e verrà per lottare contro gli sfruttattori.
5.
Perché il soldato sapeva che Lenin
tutta la sua vita aveva lottato
contro gli sfruttatori.
6.
E quando il soldato ebbe aiutato
a conquistare il Palazzo d’Inverno
e voleva tornarsene a casa perché là
già stavano dividendosi i campi dei latifondisti,
Lenin allora gli aveva detto: Rimani ancora!
Ci sono ancora sfruttatori.
E finché esiste sfruttamento
bisogna fargli guerra.
E finché esisti tu
bisogna che sia tu a fargli guerra.
7.
I deboli non combattono. Quelli più forti
lottano per un’ora.
Quelli ancora più forti lottano per molti anni. Ma
quelli fortissimi lottano per tutta la vita. Costoro
sono indispensabili.
21 gennaio 1924
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