Pecore, lupi e capre. L’uso ossessivo della metafora del gregge [nei cui confronti il borghese inquieto e ribelle coltiva un disprezzo aristocratico] è un barometro potente del grado di penetrazione e pervasione dell’individualismo mercatista e nichilista post-muro.
Un banale dispositivo di marketing assurto a mantra di un ribellismo anarcoide, vacuo ed iperconservatore, che ironicamente non fa i conti con un fatto banale: che una pecora fuori dal gregge è un animale morto.
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