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Diritti, servilismo, trattative

Se si rispettasse il diritto internazionale, non si eseguirebbero mandati di cattura pretestuosi per puro servilismo nei confronti degli Usa.

Se si rispettassero i diritti umani non ci sarebbe bisogno di spericolate trattative per lo scambio di ostaggi.

Il caso Sala è stato l’insieme della due violazioni.

Tutto il resto sono chiacchiere propagandistiche, pericolose quanto lo sono state le violazioni dei diritti fondamentali.

* da Beh, Buona Giornata

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1 Commento


  • Enea Bontempi

    La trasvolata atlantica della Meloni per chiedere ed elargire favori al futuro presidente degli USA è, comunque, un atto gravissimo, anche a livello meramente formale, di servilismo, di alienazione della sovranità nazionale e di sottomissione al despota ‘in pectore’. La liberazione della giornalista Cecilia Sala rientra chiaramente in uno scambio ben più ampio e in una contropartita ben più sostanziosa, di cui conosceremo prima o poi entità e modalità. Nel frattempo, diventa palese la strategia congiunta della fascistizzazione e della americanizzazione portata avanti su tutti gli scacchieri internazionali (Ucraina, Palestina, Venezuela, Yemen, Taiwan) dai proconsoli della destra anti-sovranista che gestiscono per conto terzi il governo. La crisi organica della fragile borghesia italiana si approfondisce mettendo a repentaglio le incerte prospettive della concomitante politica sub-imperialistica, ed apre spazi significativi al movimento e al conflitto di classe.

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