Menu

Fukushima, l’ansia di profitto genera mostri

Quale è la portata della tragedia che ha investito il Giappone?

L’incidente della centrale di Fukushima di Tokyo Electric Power Co. (TEPCO) ha raggiunto uno stadio molto grave. I dispositivi di raffreddamento dei reattori nucleari sono definitivamente compromessi ed hanno smesso di funzionare. Le barre di combustibile nei reattori nucleari stanno cominciando a sciogliersi nel nucleo e c’è il rischio di esplosione. Si sono già verificate anche delle esplosioni da idrogeno. C’è un elevato grado di radioattività che aumenta di 1000 millisievert per ora attorno a ai siti colpiti degli edifici.

TEPCO stava per versare l’acqua nelle scatole di contenimento dei reattori, ma la pressione interna era così alta da rendere impossibile l’operazione. Questo è il motivo per cui il gas si è riversato all’esterno, facendo uscire altissime concentrazioni di gas radioattivo.

Tra gli abitanti che vivono intorno alla centrale nucleare sembrano essere state accertate persone colpite alle radiazioni. Attualmente, gli abitanti che vivono entro un raggio di 20 chilometri della centrale nucleare sono fatti per evacuare e coloro che vivono entro un raggio di 20-30 chilometri sono obbligati al restare in casa tutto il giorno. I dipendenti di TEPCO, e membri dell’esercito sono impegnati in operazioni di raffreddamento; alcuni sono stati feriti o esposti a radiazioni dall’esplosione.

Oltre ai livelli di radioattività in aumento, si sono rilevate tracce di iodio e cesio nei rubinetti; il disagio aumenta di giorno in giorno. Il governo giapponese ha una politica di base che consiste nel non chiarire nel dettaglio e di nascondere la situazione di questo grave incidente. Il capo di gabinetto continua a ripetere che “la solidità della struttura di contenimento è mantenuta e che la radioattività rilevata non è ad un livello tale da poter incidere sulla salute”. Ma in realtà la situazione diventa peggiore col passare delle ore, e il governo ratifica solo dopo che l’evidenza non gli consente piu di coprire la verità. L’obiettivo del governo infondo, rimane quello di poter promuovere l’energia e la tecnologia nucleare nonostante questo “piccolo” incidente. Inoltre non è da dimenticare l’influenza e il ruolo degli USA in questa partita: la tecnologia principale della centrale nucleare in Giappone è stata sotto il controllo del capitale monopolistico americano GE (General Electric) e WH (Westinghouse Electric) e il Giappone dipende dagli Stati Uniti per il l’arricchimento di uranio

 

Visto quello che è accaduto, è oggi all’ordine del giorno la fine del nucleare in Giappone? Quale è la risposta del governo su questo?

Il governo giapponese continuerà a stipulare convenzioni di politica energetica nucleare. Molto probabilmente farà qualche aggiustamento alla resistenza antisismica (condizione sine qua non per l’autorizzazione alla costruzione di centrali nucleari), ma sulla produzione di energia nucleare di per sé non ci sono preludi di un cambiamento di posizione.

Da dopo la seconda guerra mondiale, la borghesia monopolistica giapponese è subordinata all’imperialismo statunitense. L’asservimento della borghesia agli USA è tale che anche ora la politica energetica del Giappone non cambierà, e si parla anche di uno sviluppo del nucleare per lo studio di nuovi armamenti nucleari.

 

Le tragedie naturali sono spesso tragedie provocate dall’uomo, dai meccanismi capitalistici, che vedono il profitto l’unico metro di valutazione, quale è la vostra posizione?

Molti giapponesi sanno che “il terremoto e lo tsunami sono calamità naturali, ma l’incidente alla centrale nucleare è un disastro provocato dall’uomo”. Il Giappone è paese a forte rischio sismico, ma il governo giapponese ha promosso la costruzione di impianti nucleari. Ha avuto spese di costruzione davvero strabilianti, ci vogliono diverse centinaia di miliardi di dollari per costruire un impianto nucleare, e il capitale monopolistico può ottenere una grande quantità di profitto da questa costruzione.

Il Giappone è avanti nella costruzione di centrali nucleari, e il governo giapponese ha sostenuto ogni singolo progetto con una grande quantità di finanziamenti fino ad ora.

L’incidente alla centrale nucleare è un disastro provocato dal capitalismo, non dalla natura. In primo luogo l’incidente non sarebbe mai avvenuto se il Giappone non avesse costruito centrali nucleari. Un coscienzioso tecnico della progettazione del reattore testimonia che la progettazione di un impianto nucleare in un territorio come quello giapponese, è una vera follia.

Terremoto e tsunami sono calamità naturali, ma il loro danno è amplificato nel quadro del sistema capitalista, e questo è dimostrato dal fatto che il governo non ha mai preso iniziative che potessero veramente aiutare la popolazione colpita da terremoti e tzunami ma solo agli interessi del profitto.

 

Che posizione hanno assunto la sinistra e il movimento comunista giapponese rispetto al governo e alla scelta del nucleare?

Il Partito comunista giapponese ufficiale è revisionista e ha rubato il nome del “Partito Comunista”; ha elogiato l’amministrazione Obama degli Stati Uniti e il capitale monopolistico giapponese. Sta giocando inoltre un ruolo importante nel tentativo di distruggere il movimento di lotta contro la centrale nucleare. Rengo, il più grande sindacato giapponese confederale, sta promuovendo una campagna per costruzione di ulteriori centrali nucleari. La maggior parte degli altri partiti di sinistra è crollata e non ci sono organizzazioni molto influenti nel movimento. Una parte dell’ex Partito Socialista si unisce al Partito Democratico (il partito al potere). Tuttavia, anche questo partito ora supporta completamente il profitto della borghesia e del monopolio USA-Giappone.

 

*The People’s Star” è un bisettimanale, ed è l’organo centrale del Partito Comunista Giapponese (fazione di sinistra), http://ww5.tiki.ne.jp/~people-hs/. Il Partito Comunista del Giappone (fazione di sinistra) è una organizzazione nata nel 1969, attiva dentro i movimenti sociali e antimperialisti giapponesi

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *