Quando le macchine si arrestano e la solidarietà di classe si diffonde ovunque
In un comunicato i lavoratori chiedono alla classe operaia e agli strati popolari poveri di sostenerli con qualunque forma possibile di solidarietà:
“Rafforzare la nostra lotta ovunque”
“Alla classe operaia, ai lavoratori.
Colleghi, ascoltare la voce dei metalmeccanici!
Noi, i 400 operai della “Greek Steelworks” (Helliniki Halivourgia), siamo in sciopero, compatti, per il 16° giorno. E continuiamo! Non torniamo indietro, abbiamo scelto la via dell’onore e della dignità, per difendere il pane e il futuro dei nostri figli.
Non torneremo al lavoro, tra fuoco e ferro, per 500 € al mese. Chiediamo che i nostri 34 colleghi licenziati siano reintegrati sul posto di lavoro. La nostra lotta riguarda tutta la classe operaia.
I padroni della “Greek Steelworks” sono la testa d’ariete degli industriali.
“Greek Steelworks” è la prima industria che tenta di imporre la giornata lavorativa di 5 ore con tagli salariali, rapporti di lavoro flessibili, straordinari non retribuiti, privandoci dei diritti previdenziali con il ricatto di perdere il nostro lavoro.
I licenziamenti sono stati effettuati per intimidirci, perché la nostra Assemblea Generale ha respinto all’unanimità la richiesta dei padroni di part-time a 5 ore al giorno, con un taglio dei salari del 40%. Nel contempo la produzione lo scorso anno è cresciuta da 196.000 a 266.000 tonnellate, a prezzo del nostro duro lavoro quotidiano, infortuni e la morte di un nostro compagno.
I profitti dell’azienda sono immensi; nonostante ciò i padroni insistono nel ricatto e se non accettiamo di lavorare come schiavi, saranno licenziari oltre 180 lavoratori.
I lavoratori delle acciaierie hanno dato la risposta giusta. Abbiamo superato la paura, i ricatti, la minaccia della fame. Siamo scesi in sciopero!
Siamo determinati. Siamo già vittoriosi. Nessuno ci può piegare!
Gli industriali, nelle fabbriche dei dintorni, aspettano di fiaccarci e vederci di ritorno al lavoro con la testa china, dopo aver firmato un contratto di 5 ore al giorno. I padroni hanno ammesso che non si aspettavano una simile battaglia! Abbiamo dimostrato che i lavoratori hanno una forza inesauribile. Da 16 giorni, 24 ore al giorno, proteggiamo il nostro sciopero. Avvertono la nostra forza e noi abbiamo imparato molto. Sappiamo distinguere gli amici dai nemici.
Facciamo affidamento sulla forza della solidarietà. Decine di organizzazioni sindacali ci sostengono dal primo giorno. Il PAME sta dalla nostra parte. Appoggiano la lotta delle acciaierie in ogni modo.
Gli operai della siderurgia non possono tornare indietro!
Se perdiamo, si apre la porta alla giornata di 5 ore e alla giungla delle relazioni industriali, quello che gli industriali desiderano. La vittoria degli operai delle acciaierie sarà una vittoria di tutta la classe operaia. È per questo che vi vogliamo dalla nostra parte.
Basta! Non passeranno il terrore, i ricatti e gli attacchi contro i lavoratori!
Sosteneteci in tutti i modi possibili: risoluzioni, annunci, comunicati stampa dei sindacati; mobilitatevi ovunque nei quartieri, nelle organizzazioni giovanili e femministe, davanti ai cancelli della fabbrica; aiuti finanziari e colletta alimentare per le famiglie degli scioperanti.
Denunciamo a tutti i lavoratori che la dirigenza della Federazione dei lavoratori nel settore metalmeccanico e del Sindacato Regionale di Eleusi, durante i 16 giorni non ha convocato un solo incontro per organizzare una campagna di solidarietà. Ci hanno “consigliato” di chinare il capo, ci calunniano e cercano di dividerci. Invitiamo i lavoratori ad aggirarli e di organizzarsi in ogni luogo di lavoro.
La vittoria sarà dura, ma sarà nostra!
Gli operai della Steelworkers non chineranno il capo
Al fianco della resistenza e della lotta popolare
Aspropyrgos 15 Novembre 2011″
traduzione a cura di www.resistenze.org
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