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Liberalizzazioni: un attacco corrosivo all’art. 18 e ai contratti nazionali

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Fabrizio Tomaselli, dell”Esecutivo nazionale USB, commenta così la bozza del nuovo decreto Monti.

“Questo attacco viene sferrato con un sotterfugio – evidenzia Tomaselli – nascosto nelle pieghe del decreto liberalizzazioni apponendo una frase in coda al 1° comma dello stesso art. 18. È un grimaldello per poi attaccare le condizioni di lavoro, e lo stesso articolo 18, nell’ambito dei più ampi
provvedimenti sul lavoro in preparazione e va a braccetto con la soppressione dell’obbligo dell’applicazione del contratto nazionale di settore nelle ferrovie, preludio questo ad un attacco più chirurgico rispetto all’intero impianto della contrattazione e soprattutto ai contratti nazionali”.

“Il decreto sulle liberalizzazioni ” prosegue il dirigente USB – contiene poi misure che preparano la liquidazione di molti degli attuali servizi pubblici, compresa la privatizzazione del trasporto locale, degli altri servizi locali e anche dell’acqua”.

Aggiunge Tomaselli: “A fronte di ciò Cgil, Cisl e Uil, invece di attaccare pesantemente il governo Monti, balbettano, si ricompattano al ribasso e chiedono un improponibile patto sociale che li riconosca attori di una nuova ed improbabile concertazione”. E Conclude: “USB e il sindacalismo di base invece hanno indetto lo Sciopero Generale per il 27 gennaio ed una grande manifestazione nazionale a Roma nella stessa giornata. Una scadenza importante per sbattere la porta in faccia non solo a singole misure ma allo stesso governo Monti”.

* Unione Sindacale di Base 

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