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L’aggressione armata contro una scuola del Connecticut

L’aggressione armata contro una scuola del Connecticut lascia sul terreno 27 morti, compresi 20 bambini

Venerdì, 14 dicembre 2012, di mattina, un individuo armato è entrato in una scuola elementare a Newtown, Connecticut, e vi ha aperto il fuoco, uccidendo 27 persone, di cui 20 bambini. Poi, l’attentatore è stato trovato morto all’interno della scuola per un colpo d’arma da fuoco auto-infertosi.

L’evento orribile è avvenuto alla scuola elementare Sandy Hook, un istituto scolastico (grado K-4) per alunni dai cinque ai dieci anni. Il massacro è stato il peggiore negli Stati Uniti dal 2007, quando si era scatenato un analogo assalto furioso presso la Virginia Tech University, che causava 33 morti. Queste uccisioni alla Sandy Hook seguono da meno di cinque mesi la furia omicida con armi da fuoco in un cinema teatro ad Aurora, Colorado, dove venivano uccise 12 persone e 58 venivano ferite.

Newtown, una piccola cittadina di benestanti del New England, a circa 80 miglia a nord est di New York City, era stata classificata come uno dei luoghi più sicuri per vivere in America.

La municipalità attira famiglie che vogliono mandare i loro figli alle scuole pubbliche della città, generalmente ben considerate.

I residenti, sconvolti e nel doloroso cordoglio, hanno espresso incredulità che questo tipo di tragedia abbia potuto aver luogo nella loro città.

Sul momento, lo sparatore veniva identificato da agenti delle forze dell’ordine come il ventenne Adam Lanza. Inizialmente si era generata una certa confusione circa la sua identità, in quanto Adam recava con sé i documenti di identificazione di suo fratello, Ryan Lanza, di 24 anni, di Hoboken, nel New Jersey.

Si riporta che Ryan Lanza avrebbe detto alle autorità che suo fratello aveva una storia di problemi di salute mentale. Comunque, Ryan non è sospettato di nulla.

Poco dopo le 09:30 di venerdì mattina, la polizia locale riceveva una chiamata dalla scuola elementare Sandy Hook, dove era in corso la sparatoria omicida.. Secondo notizie diffuse dalla polizia dello Stato del Connecticut, la sparatoria era avvenuta in due aule di una singola sezione della scuola.

L’ “Hartford Courant” riferiva che una classe intera di bambini era stata presa di mira. Diciotto bambini venivano dichiarati morti sul posto e due decedevano dopo essere stati trasportati in ospedale. Una vittima ferita veniva ospedalizzata. a partire dal venerdì sera.

I bambini, che si erano rannicchiati e stretti assieme negli angoli delle aule, hanno riferito di aver udito forti scoppi. I sopravvissuti sfuggiti alla carneficina sono stati scortati fuori dalla scuola dagli insegnanti in gruppi – tenendosi per mano, molti piangendo. Gli scolari hanno dichiarato che era stato loro raccomandato di coprirsi gli occhi e di non guardarsi intorno, evidentemente nel tentativo di impedire loro di vedere i morti e i feriti.

Sono stati uccisi anche sei adulti, sebbene non tutti del comprensorio della Sandy Hook. Fra questi, la direttrice della scuola, Dawn Hochsprung, è stato colpita ed uccisa all’interno della scuola.

Secondo un funzionario di polizia non autorizzato a parlare pubblicamente, tra le vittime si trovava anche la madre dello sparatore, Nancy Lanza, 52 anni, insegnante di scuola materna.

Il corpo di un maschio adulto ancora senza nome veniva trovato nella casa di Newtown di proprietà di Nancy e Peter Lanza, padre di Adam e Ryan Lanza.

Nella scuola, scenario della sparatoria, sono state recuperate almeno tre tipi di arma, un fucile d’assalto calibro .223 Remington dalla parte posteriore di una macchina e due pistole semiautomatiche trovate vicino al corpo di Lanza. Testimoni hanno riferito che erano stati sparati circa 100 colpi e più.

“Non è uno scenario semplice,” ha precisato il portavoce della polizia Vance. “Staremo qui tutta la notte, tutto il weekend. C’è una grande quantità di lavoro che deve essere fatta.”

Egli ha commentato che la scena del delitto era così orribile che i primi soccorritori hanno avuto bisogno di supporto psicologico: “Si trattava di una scena tragica, orribile, quella che loro dovevano affrontare!”

Tuttavia, nella copertura mediatica non-stop del massacro con armi da fuoco, o nei vari commenti dei funzionari di polizia e del governo, nel tentativo di dare una spiegazione alla catena mortale di eventi, di fatto si ricorreva sempre in modo uniforme ai termini di “inspiegabile” e “senza senso”.

Il venerdì pomeriggio, il presidente Barack Obama concedeva una breve dichiarazione dalla Casa Bianca: “Abbiamo dovuto sopportare troppe di queste tragedie negli ultimi anni”, ha detto. “E ogni volta che sento di queste notizie, io non reagisco come presidente, ma come chiunque altro farebbe, come genitore.”

Egli non ha fatto nessuno sforzo per spiegare gli eventi, quasi che il suo commento pieno di comprensione fosse una caratteristica costante del modello di vita degli Stati Uniti.

Anche il commento del ministro dell’Istruzione Arne Duncan procedeva sulla stessa linea:

“Le sparatorie all’interno delle mura scolastiche sono sempre tragedie incomprensibili e terribili. E tuttavia le parole non riescono a descrivere l’odierna aggressione straziante e selvaggia contro la Scuola Elementare Sandy Hook.”

Che fallimento intellettuale!

Nessun funzionario del governo degli Stati Uniti o personalità influenti dei media hanno la capacità mentale o il coraggio di chiedersi come mai queste orribili tragedie si verificano in America con tale prevedibilità straziante.

L’opinione pubblica non fa tempo ad adattarsi ad un simile orrore che ne avviene subito un altro. Quando i media hanno riferito della tragedia di venerdì, tutti si sono resi conto che è solo una questione di tempo prima che avvenga una consimile atrocità.

Stanno ancora emergendo dettagli sui tragici eventi nel Connecticut. In particolare, poco si sa su cosa possa aver spinto l’attentatore a progettare e realizzare una tale atrocità. Ma le dichiarazioni secondo cui queste tragedie sono sempre incomprensibili sono di ostacolo ad un’analisi dei processi che rendono possibile una tale esplosione antisociale.

Quali che siano le circostanze immediate personali di ogni autore del massacro, e naturalmente tali circostanze – alienazione psicologica, disturbi mentali – giocano un ruolo cruciale, la regolarità di queste uccisioni di massa esprime la profonda malattia della società statunitense, afflitta da tensioni sociali che non possono trovare uno sbocco progressivo.

Le stesse figure che parlano di “tragedie inspiegabili” presiedono a livelli estremi di violenza, sia in patria che all’estero. Obama è il primo presidente degli Stati Uniti che ha rivendicato apertamente il diritto di selezionare e ordinare omicidi, tra cui quelli di cittadini statunitensi. La classe dirigente persegue una serie infinita di guerre e invasioni militari, con centinaia di miliardi di dollari destinati ad una gigantesca macchina per uccidere.

Come possono le tante espressioni di violenza negli Stati Uniti oggi essere del tutto “incomprensibili”?

All’interno del proprio paese, la popolazione usamericana deve subire una cultura della violenza, non solo sotto forma di sparatorie e brutalità da parte della polizia, ma per un attacco ai diritti democratici.

Mentre l’elite finanziaria continua ad accumulare profitti record, un numero crescente di famiglie di lavoratori sono immerse nella povertà. In superficie, tali tensioni sociali non sembrano far parte della realtà di cittadine come Newtown, Connecticut, ma in questo venerdì vi hanno trovato terribile espressione.

James Dietter, 26 anni, vive nello stesso quartiere di una delle vittime. Sua madre lavora nel sistema scolastico. Dietter ha dichiarato all’“Hartford Courant”:

“Questo è un piccolo borgo idilliaco del New England… c’era un po’ di magico isolamento o la sensazione che tragedie di questa natura qui non potessero accadere. Ora, purtroppo, penso che sia giunto il momento di guardare a questa città con maggior chiarezza.”

27 angeli
( MIKE SEGAR, REUTERS / 16 dicembre 2012 )

Ventisette raffiugurazioni di angeli in legno si vedono collocate in una zona boscosa lungo una strada nei pressi della scuola elementare di Sandy Hook, in memoria e omaggio delle vittime della sparatoria all’interno della loro scuola a Newtown.

di Kate Randall World Socialist Web Site

Global Research, 16 dicembre 2012

http://www.globalresearch.ca/school-shooting-in-connecticut-leaves-27-dead-including-20-children/5315877

(Traduzione di Curzio Bettio di Soccorso Popolare di Padova)

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