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La salute è un diritto, il debito non è un dovere

Una alleanza politica, sociale e sindacale per riaffermare un diritto universale e non non negoziabile con la Troika, il governo e le regioni.

Qui di seguito pubblichiamo il pdf con il dettagliato documento-volantone del Comitato No Debito e Medicina Democratica

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LA SALUTE E’ UN DIRITTO, IL DEBITO NON E’ UN DOVERE
Forum Pubblico a ROMA
12 giugno 2013
Presso Aula Magna dell’Ospedale C.T.O. Via S. Nemesio, 21

Non si può morire di debito

Tagliano la sanità, minacciano la nostra salute, arricchiscono le banche.
I governi degli ultimi venti anni hanno continuato a tagliare i servizi sanitari del paese.
Negli ultimi tre anni poi le chiusure di interi ospedali, reparti, ambulatori, servizi sono diventate  insopportabili. Nel 2011 la spesa sanitaria del nostro paese era già di oltre 2,9 miliardi in meno rispetto all’anno precedente e nel 2012 è diminuita ancora di più a causa degli ulteriori tagli.
Ma perché chiudono in tutto il paese gli ospedali, eliminano i posti letto, aumentano i ticket, licenziano i lavoratori, aumentano l’età pensionabile?
Perché i miliardi risparmiati sulla salute della popolazione vengono buttati nel secchio senza fondo del pagamento del debito pubblico. Ogni anno tra gli 80 e i 100 miliardi di euro spariscono divorati dagli interessi pagati a banche, assicurazioni, fondi di investimento italiani e stranieri i quali  rappresentano l’84% dei proprietari dei titoli di stato italiani (Bot, Cct,Btp, Ctz etc.) che costituiscono il debito pubblico.
Per pagare i crediti alle banche stanno minacciando le aspettative di vita della gente. Si va in pensione più vecchi e si riducono gli standard dell’assistenza sanitaria. In pratica il governo, le banche e i diktat dell’Unione Europea ci stanno dicendo che “dobbiamo morire prima” perché sanità, pensioni, servizi sociali sottraggono soldi che invece sono destinati alle banche.
A Roma i tagli della sanità stanno diventando pesantissimi. Oltre ai tagli del governo ci sono anche i tagli imposti dalla Regione Lazio (prima con Marrazzo poi con la Polverini) che hanno già portato all’eliminazione di 7.500 posti letto negli ospedali laziali. Adesso si sono aggiunti anche i tagli imposti dalla spending review del governo Monti (altri 900 posti letto).
Con i nuovi tagli vogliono chiudere interi ospedali come l’Oftalmico, l’Eastman, il Nuovo Regina Margherita, il Forlanini, vogliono trasformare il Cto in residenza sanitaria per anziani, verranno chiusi
reparti clinici importanti al Pertini, al San Filippo Neri e in altri ospedali ancora.
Per pagare il debito pubblico ci lasceranno senza assistenza sanitaria né ospedali dignitosi.
E’ una barbarie che va fermata unendo le forze e le lotte dei lavoratori della sanità e dei cittadini Nessun ospedale o reparto deve essere chiuso per arricchire le banche
Nessuno deve rimanere senza una assistenza sanitaria garantita per obbedire ai diktat della Banca
Centrale e della Commissione Europea
Uniamo le forze – basta con la schiavitù del debito pubblico – disdetta dei Trattati Europe
Promuovono Comitato NoDebito e Medicina Democratica – ROMA –

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Il documento in pdf:

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