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Quelle maledette guerre interimperialistiche

Le guerre e le alternative. In NOUS il nuovo libro di Vasapollo e la sua scuola. Un trattato di analisi politico-economica decoloniale per la Tricontinental del Pluripolarismo

Queste le tematiche centrali di “NOUS, Per una filosofia del divenire storico: dalle necessità all’impossibile. Culture politiche ed economiche per la decolonizzazione
dei Popoli”, il nuovo libro (pubblicato in questi giorni) di Luciano Vasapollo, con Rita Martufi e Mirella Madafferi, l’Armadillo editore, Roma 2025.

Trattato di analisi politico-economica decoloniale per la Tricontinental del Pluripolarismo.

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Il libro analizza come oggi nella recentissima fase della mondializzazione del modo di produzione capitalistico caratterizzata da una significativa competizione Inter imperialistica a carattere conflittuale (guerre militari, monetarie, commerciali, finanziarie, produttive), ci sono alcuni problemi di analisi della politica económica che se non si ben intendono e correggono possono dare luogo a una interpretazione sbagliata della realtà.

Ecco come e perché nasce NOUS

E‘ così che la nostra SCUOLA decoloniale per la TRICONTINENTAL del PLURIPOLARISMO approfondisce un radicale dibattito controsistemico a partire dalla Teoria della moneta oggi, la funzione di dominio imperialista del debito estero pubblico e privato, e il trasferimento di plusvalore dalla critica per l‘ alternativa della Economia Politica nel XXI secolo.

Obbiettivo generale è la filosofia della prassi dalla parte dei subalterni, degli scarti.

Appoggiare così lo sviluppo di processi di estensione-ricerca-disseminazione che mettano in pratica i contenuti teorici su cui si è lavorato come scuola ormai da tanti anni.

Attenzione particolare va posta alla presente evoluzione mondiale che non traccia alcun “nuovo ordine” ma nuove forme di scontro mondiale tra l’ordine dell’impero (occidente) e la volontà di indipendenza (di “decolonizzazione”) di quello che possiamo chiamare Sud globale, identificato volgarmente come “terzo mondo”.

Così, non è certo che l’uso del dollaro come moneta mondiale finisca garantendo ancora un potere egemonico agli Stati Uniti attraverso la loro moneta. È il contrario: perché gli Stati Uniti mantengono il potere egemonico con la loro moneta nazionale funziona come moneta mondiale incluso senza reale sostegno all’oro , con sanzioni e dazi protettivi della Guerra economico- commerciale – monetaria

Oggi, oltre mezzo secolo dopo la fine degli accordi di Bretton Wood, sta affiorando un nuovo ordine economico, commerciale, monetario, multipolare e multicentrico.

La Cina cerca di riapprodare al gold standard. Ha cominciato il lancio dello yuan a sostegno dell’oro. Non è lo stesso sostenere una moneta con l’oro per appoggiare il suo uso come moneta mondiale, che voglia tornare al gold standard. Inoltre, ha iniziato a realizzare la sua intenzione di acquistare petrolio in yuan. Si tratta del più grande importatore di petrolio del mondo, oltre ad essere il principale possessore del debito degli Stati Uniti.

È la Cina ha giocato sui tempi lunghi aspettando a prendere questa decisione dopo che il Fondo Monetario Internazionale ha riconosciuto lo yuan come attivo di riserva, ad agosto 2017. Questa iniziativa di acquistare petrolio in yuan accompagnerà il progetto del nuovo percorso della Nuova Via e Striscia della Seta, che anche se inizialmente viene concepita come una via commerciale che comprende i paesi non solo in Asia e in Europa, ma anche dell’Africa e dell’America, richiede necessariamente di una nuova ingegneria monetaria con sistemi di compensazione di pagamenti diversi da quello che attualmente prevale in maniera quasi esclusiva, ci riferiamo allo SWIFT.

Come è previsto, un nuovo sistema di compensazione dei pagamenti che supporta le transazioni commerciali che dovrebbe utilizzare valute diverse dal dollaro statunitense; quindi la nuova Via e Striscia della Seta non è solo concepita come un nuovo ordine commerciale, ma anche monetario e finanziario garantendo l’autodeterminazione e la sovranità degli Stati-Nazione.

Gli sviluppi della Cina hanno avuto risposta dagli Stati Uniti in quella che è stata denominata guerra commerciale. Il paese ancora guida del nord ha reagito con estremi e provocatori aumenti delle tariffe dei prodotti provenienti dal paese asiatico il quale, a sua volta, ha risposto con misure pesanti protettive. Si tratta di un confronto di potenze economiche a cui si uniscono Russia e Iran, alleati con la Cina.

Quello che è successo in questi ultimi anni, è che la volontà di indipendenza nazionale degli Stati periferici si rivela con nuovi parametri ideologici (neo-sviluppo nazionale) che continuano ad avere come elemento principale la critica del dominio imperialista e sempre più spesso l‘esclusività di comando della proprietà privata, e quindi la volontà imperiale di possedere la proprietà di tutto il capitale redditizio , produttivo e non direttamente tale, in tutto il mondo e in particolare nella periferia.

Ormai il conflitto interimperialistico sta adattandosi da una forma prevalentemente politico-militare ad una forma politico-economica-commerciale, ma ormai in questi mesi è evidente soprattutto di comando monetario .

Un ordine “multipolare e policentrico” è contrastante con il disegno geostrategico del capitale globale.
Dobbiamo avanzare verso un ordine economico mondiale che garantisca l’autodeterminazione dei popoli, la sovranità e che quindi prevenga azioni che destabilizzano le economie dall’imperialismo, sia con attacchi alle monete che con blocchi finanziari associati al dominio del dollaro statunitense.

Si tratta di continuare a sviluppare una discussione di critica dell ‘ economia su basi dell ‘ alternativa sistemica a partire dalla pratica della ecologia integrale e nella linea teorica-pratica del cambiamento radicale per l autodeterminazione dei popoli . Una alternativa per un progresso a compatibilità socio- ambientale che metta in totale discussione e superi integralmente le teorie convenzionali dominanti come: teoria della moneta, debito pubblico ed estero in particolare e il trasferimento di plusvalore imposto dall’Economia Politica del capitale in termini di dominio globale nel XXI secolo . Partire da un approccio tra e transdisciplinare che indirizzi lo strumento teorico e le principali categorie dell’economia e del suo governo nelle decisioni della politica economica.

E’ per tutto questo, che si determina sempre più l’urgenza e la necessità di una radicale critica per la trasformazione.

Ed è ciò che come SCUOLA decoloniale per la TRICONTINENTAL del PLURIPOLARISMO (MA.DE.TRI.P.) abbiamo voluto fare nel percorso di teoria e prassi di natura gramsciana con la pubblicazione in queste settimane di NOUS, Trattato di analisi politico-economica decoloniale per la Tricontinental del Pluripolarismo.

Per una filosofia del divenire storico: dalle necessità all’impossibile.
Culture politiche ed economiche per la decolonizzazione dei Popoli, di Vasapollo L., con Martufi R., Madafferi M. (2025), l’Armadillo editore, Roma.

Non è più sufficiente il giusto parlare, ma urge il controllo da parte delle classi che vivono del proprio lavoro , o nell’ imposto regime del lavoro negato , controllando da parte del popolo degli scarti e subalterni ,gli strumenti e le strutture per l’analisi e il comando dei processi economici e le “armi” economiche, giuridiche e finanziarie in modalità di governo popolare e di democrazia di base partecipata, invertendo le volontà dei centri di potere transnazionali che sono attualmente i terminali distruttivi del sistema capitalista.

Un nuovo ordine economico mondiale pluripolare e una nuova architettura economica incentrata nella risoluzione dei veri e urgenti bisogni popolari, è garanzia di equilibrio universale, di pace e di passaggio al mondo multicentrico verso il modo di vivere nel e per il comunitarismo e socialismo.

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