Menu

La svolta storica di Ocalan

Ocalan chiama all’integrazione della lotta curda nella politica turca

Il 9 luglio è stata rilasciata una dichiarazione video1 definita storica da parte del leader curdo Abdullah Öcalan, che, esprimendosi in lingua turca, ribadisce ed approfondisce l’invito allo scioglimento del PKK da lui formulato a febbraio.

Sostanzialmente, Apo invita ad implementare il disarmo dell’organizzazione combattente curda rapidamente, a prescindere dalla sua stessa liberazione, che era stata posta dal Congresso del PKK come condizione necessaria. Inoltre, ribadisce che il futuro del movimento di liberazione curdo risiede nell’integrazione con lo stato turco ed i suoi meccanismi, principalmente quelli parlamentari: non vi è più traccia di rivendicazioni federaliste o simili.

Questa svolta è motivata dalla fine delle politiche assimilazioniste da parte dello stato, avvenuto proprio grazie alla lotta del PKK. In tal senso, Öcalan annuncia di aver preparato un “Manifesto per una Società Democratica”, che dovrebbe costituire un’ulteriore svolta teorica.

Nei prossimi giorni dovrebbe tenersi una cerimonia simbolica nel Kurdistan Iracheno, in cui alcune decine di miliziani del PKK verranno ripresi mentre si disfaranno delle armi.

Questa dichiarazione va ad aggiungersi ai verbali dei colloqui fra lo stesso Öcalan e una delegazione del Partito DEM intercettati dal Middle East Eye2 e ad una lettera dal carcere3 scritta dall’altro detenuto eccellente, Selahattin Demirtaş; tali documenti propongono una svolta integrazionista della lotta di liberazione curda (per quanto riguarda, ovviamente, il cosiddetto “Bakur”, Nord Kurdistan) nello stato turco in chiave “frontista”, per contrapporsi alla guerra imperialista e all’espansionismo sionista nella regione, che prima o poi rischiano d’investire anche la Turchia.

Ancora non è stata espressa una chiara posizione rispetto alla strategia delle organizzazioni curde dei paesi circostanti che dichiarano di essere fedeli a Öcalan. Vi è, come noto, la macro-questione della regione Autonoma del Nord-Est della Siria, che potrebbe influenzare in maniera negativa l’esito del processo politico in Turchia, in quanto è vista da Ankara come un semi-stato controllato da milizie considerate emanazione del PKK; ne reclama, pertanto, lo scioglimento.

In generale, le posizioni di Öcalan e Demirtaş potrebbero rivelarsi non facilmente digeribili per alcune organizzazioni e milizie che da tempo adottano la linea di allearsi con chiunque le appoggi nel loro tentativo di guadagnare il controllo di aree autonome, o prometta di farlo. Già piovono accuse di complicità con il “carnefice turco” da parte delle ali più nazionaliste del movimento curdo.

Di seguito la comunicazione integrale di Ocalan.

*****

Cari compagni,

Eticamente, mi sento in dovere di fornire, attraverso una lettera esaustiva – seppur ripetitiva – risposte esplicative e creative sui problemi, le soluzioni, i livelli raggiunti e la situazione concreta del nostro Movimento di Compagni Comunisti.

1. Continuo a difendere l’appello per “Pace e Società Democratica“, [dichiarato il] 27 febbraio 2025.

2. Convocando il 12° Congresso di Scioglimento del PKK, avete fornito una risposta positiva e completa al mio appello, sostanziandolo. Attribuisco un valore storico alla vostra risposta.

3. Il punto raggiunto è di grande valore e storicamente significativo. L’impegno dei compagni che hanno contribuito a questa comunicazione è altrettanto prezioso e lodevole.

4. Come risultato di questo processo, ho preparato un “Manifesto per una Società Democratica”, che deve essere considerato una trasformazione storica. Questo Manifesto possiede le caratteristiche necessarie per sostituire con successo il Manifesto “La Via verso la Rivoluzione del Kurdistan”, risalente a 50 anni fa. Credo che esso abbia un valore storico e sociale non solo per la società curda storica, ma anche per la società regionale e globale. Non ho dubbi che costituisca un esempio riuscito della tradizione del manifesto storico.

5. Devo affermare chiaramente che tutti questi sviluppi sono il risultato degli incontri che ho tenuto a Imrali. È stata posta grande attenzione affinché questi incontri si svolgessero sulla base della libera volontà.

6. Il livello raggiunto richiede di passare alla pratica con nuovi passi. La natura dei progressi che si faranno dipende inevitabilmente dalla corretta valutazione della natura storica di questa fase e dal grado di adesione a ciò che essa necessita.

a. Il movimento del PKK e la sua “Strategia di Liberazione Nazionale”, emersa come reazione alla negazione dell’esistenza [dei curdi] e quindi volta a creare uno stato separato, si sono sciolti. L’esistenza [dei curdi] è stata riconosciuta; pertanto, l’obiettivo fondamentale è stato raggiunto. In questo senso, ha fatto il suo tempo. Tutto quanto accaduto dopo [che l’esistenza dei curdi è stata riconosciuta] è stato vi sto come ripetitivo e come una situazione di stallo. Ciò costituirà la base per una critica e un’autocritica complete.

b. La politica non conosce vuoti; pertanto, il vuoto deve essere riempito con il programma della “Società Democratica”, dalla strategia della “Politica Democratica” e dal “diritto olistico” come sua tattica fondamentale. Stiamo parlando di un processo storico.

c. Il processo complessivo di disarmo volontario e la commissione parlamentare che si prevede di istituire per legge e autorizzata dalla Grande Assemblea Nazionale Turca sono cruciali. Attenzione e sensibilità sono essenziali nell’intraprendere questi passi, senza cadere nella sterile logica del “prima tu” o “prima io”. So che i passi intrapresi non saranno vani. Vedo e confido nella sincerità.

d. Pertanto, sono in atto sforzi per fare progressi attraverso l’adozione di misure più concrete. Ecco le principali tesi che propongo:

1) Raggiungere l’obiettivo della Pace e di una Società Democratica è possibile attraverso una prospettiva integrazionista positiva, in cui ognuno faccia la propria parte. La conclusione che ne deriva è che il PKK ha abbandonato il suo obiettivo di Stato-nazione e, abbandonando questo obiettivo fondamentale, ha anche abbandonato la sua strategia fondamentale, ovvero la guerra, ponendo fine alla sua esistenza. Questi punti storici attendono di essere approfonditi ulteriormente.

2) Dovreste accettare con serenità che la vostra garanzia di deporre le armi, di fronte alla testimonianza del pubblico e degli ambienti interessati, non solo avvantaggerebbe la TBMM [Grande Assemblea Nazionale Turca] e la Commissione, ma rassicurerebbe anche l’opinione pubblica e onorerebbe le nostre promesse. L’istituzione di un meccanismo per la deposizione delle armi farà progredire il processo. Si tratta di una transizione volontaria dalla fase della Lotta Armata alla fase della Politica e del Diritto Democratici. Questa non è una perdita, ma deve essere considerata una conquista storica. I dettagli della deposizione delle armi saranno specificati e attuati rapidamente.

3) Il DEM [Partito], che è sotto l’egida del parlamento, farà la sua parte e collaborerà con gli altri partiti per garantire il successo del processo.

4) Nel frattempo, per quanto riguarda “La mia condizione di libertà”, che avete proposto come disposizione indispensabile nei testi di risoluzione del vostro [XII] Congresso, devo dire che non ho mai considerato la mia libertà una questione personale. Filosoficamente, la libertà dell’individuo non può essere astratta dalla [libertà della] società. La libertà dell’individuo è la misura della libertà della società, e la libertà della società è la misura della libertà dell’individuo. Questa tendenza deve essere rispettata.

Non credo nelle armi, ma nel potere della politica e della pace sociale e vi invito a mettere in pratica questo principio.

Gli ultimi sviluppi nella regione hanno chiaramente dimostrato l’importanza e l’urgenza di questo passo storico.

Desidero dichiarare che attendo con ansia di ricevere ogni tipo di critica, suggerimento e contributo che possiate fornire in merito a questo processo.

Affermo, con ambizione e veemenza, che queste discussioni ci porteranno, noi forze della Modernità Democratica, verso un nuovo programma teorico, verso una nuova fase strategica e tattica a livello nazionale, regionale e globale, ed esprimo il mio ottimismo e la mia disponibilità per gli sforzi preparatori.

Affrontiamo il periodo a venire in linea con il mio appello, le decisioni del congresso, le opinioni e i suggerimenti che ho espresso in questo articolo e progrediamo sulla base del successo.

Cordiali saluti da compagni

Auguri

Abdullah Öcalan

19 giugno 2025

1 https://firatnews.com/guncel/Onder-apo-dan-tarihi-cagri-214619

2 https://contropiano.org/news/internazionale-news/2025/07/07/ocalan-il-movimento-di-liberazione-curdo-non-si-faccia-usare-da-israele-0184770

3 https://x.com/hdpdemirtas/status/1934923066003607614/photo/1

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

1 Commento


  • Walter Gaggero

    in questa fase una equa divisione di territori tra Israele e Turchia è piu plausubile, vedi Siria…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *