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Intelligenza artificiale: al servizio del capitale o strumento di liberazione?

Intelligenza artificiale: riprodurre il dominio di classe attraverso mezzi più avanzati

Come ha notato Karl Marx in molte delle sue opere, ogni salto tecnologico all’interno del sistema capitalista non porta alla liberazione umana, ma alla riproduzione del dominio di classe con mezzi più avanzati. Pertanto, gli attuali sviluppi tecnologici non sono neutri, ma prendono forma all’interno dei rapporti di produzione prevalenti.

L’intelligenza artificiale, nonostante il suo enorme potenziale al servizio dell’umanità, è diventata uno strumento utilizzato dalla borghesia per rafforzare il suo controllo sul lavoro, dominare le risorse e rimodellare la coscienza di massa in modi che servono al sistema capitalista.

Così come le macchine sono state utilizzate durante la rivoluzione industriale per intensificare lo sfruttamento invece di ridurre l’orario di lavoro, l’intelligenza artificiale oggi viene impiegata nell’automazione per abbassare i costi di produzione e ridurre la necessità di lavoro umano nella maggior parte dei casi, imponendo condizioni di lavoro più precarie e meno sicure.

Ciò aggrava anche l’alienazione, poiché i lavoratori manuali e intellettuali vengono trasformati in strumenti umani nei loro luoghi di lavoro e sostituiti da algoritmi, il che porta a un aumento della disoccupazione o li costringe a cercare un lavoro alternativo. Allo stesso tempo, si impongono nuovi rapporti di produzione in cui la borghesia stringe la presa sui mezzi di produzione digitale. In questo contesto, l’intelligenza artificiale diventa uno strumento per riprodurre lo sfruttamento nella sua forma più avanzata.

L’intelligenza artificiale come strumento di controllo, repressione e lavaggio della coscienza di massa

Il controllo capitalistico sull’intelligenza artificiale non si ferma più alla riproduzione dei rapporti di produzione, ma è diventato anche uno strumento diretto di controllo e di repressione politica. Oggi, l’intelligenza artificiale viene utilizzata nei sistemi di sorveglianza di massa, nel riconoscimento facciale, nell’analisi del comportamento politico di individui e gruppi e altro ancora.

Ciò consente ai regimi repressivi, anche nei paesi cosiddetti democratici, di intervenire preventivamente per indebolire o contrastare qualsiasi potenziale resistenza di sinistra radicale che attraversi le “linee rosse” prestabilite, cioè ponga una seria minaccia alla struttura del sistema capitalista.

La sorveglianza digitale oggi va oltre la semplice eliminazione di contenuti o il blocco degli account. Assume la forma di “autocensura volontaria”, in cui gli individui iniziano a modificare i propri discorsi e le proprie opinioni per paura della censura o delle sanzioni digitali. Ciò riduce la capacità delle organizzazioni di sinistra e progressiste di mobilitare le masse e aiuta a trasformare Internet, in larga misura, in uno spazio governato dalla logica del mercato capitalista e dal dominio statale.

Oltre al suo ruolo nel rimodellare i rapporti di lavoro e nel migliorare il controllo e la repressione, la maggior parte delle applicazioni dell’intelligenza artificiale, proprio come i media in tutte le sue forme passate e presenti, sono utilizzate come strumenti per manipolare la consapevolezza di massa e instillare i valori capitalisti.

Questo viene fatto attraverso algoritmi che controllano il flusso di informazioni, guidano il discorso pubblico e tentano di imporre una realtà culturale singolare che rafforza il dominio del mercato e il consumo individuale come valori naturali e inevitabili.

Oggi, l’intelligenza artificiale è tra gli strumenti più efficaci per consolidare questa egemonia ideologica. Gli algoritmi sono configurati per guidare le masse verso l’accettazione del capitalismo come il sistema migliore, persino eterno. Questo viene fatto gradualmente, dolcemente e impercettibilmente, dando agli utenti la falsa impressione che il sistema sia completamente neutro.

Nel corso del tempo, il pubblico può essere trasformato in un “docile gregge facilmente guidabile”, indebolendo la coscienza di classe appiattendo il pensiero progressista e critico e riducendo il discorso politico a banali questioni secondarie, invece di analizzare l’attuale struttura politica, economica e sociale basata sullo sfruttamento.

L’alternativa di sinistra: affrontare la schiavitù digitale e liberare la tecnologia

Reindirizzare l’intelligenza artificiale al servizio delle persone piuttosto che del capitale richiede lo sviluppo di sistemi open source e trasparenti con orientamenti neutrali, gestiti democraticamente e soggetti alla supervisione della comunità, come soluzione attualmente fattibile.

Richiede anche l’approvazione di una legislazione internazionale per regolamentare il suo funzionamento per garantire che serva la società nel suo complesso, fino a quando non verranno proposte alternative progressiste e di sinistra basate sulla proprietà comunitaria come soluzione necessaria, lontana dal monopolio delle grandi aziende.

Dobbiamo lottare per garantire che l’intelligenza artificiale sia utilizzata per ridurre l’orario di lavoro senza abbassare i salari, ottenere un’equa distribuzione delle risorse, promuovere la giustizia e l’uguaglianza, ecc., consentendo all’umanità di beneficiare della tecnologia nelle sue forme più ampie e di costruire un mondo migliore.

La lotta per l’intelligenza artificiale non può essere separata dalla più ampia lotta di classe. Pertanto, la lotta contro lo sfruttamento dell’intelligenza artificiale e della tecnologia in generale è una parte vitale della più ampia lotta per la liberazione umana dallo sfruttamento capitalista.

Liberare la tecnologia dalla morsa del capitale e reindirizzarla al servizio delle masse e raggiungere la giustizia sociale e un’alternativa socialista non è solo una scelta, è una necessità storica imposta dalle crescenti contraddizioni all’interno dello stesso sistema capitalista.

Questo deve essere uno dei compiti principali delle forze di sinistra, progressiste e di destra in tutto il mondo; Altrimenti, ci troveremo di fronte a una nuova era di schiavitù digitale, se non ci stiamo già vivendo, in cui le élite capitaliste controllano ogni aspetto della vita, dal lavoro al pensiero, alla coscienza e all’esistenza quotidiana.

Costruire Internazionali della Sinistra Digitale

L’umanità oggi si trova di fronte a un controllo globale senza precedenti da parte delle grandi aziende tecnologiche, degli stati capitalisti e dei regimi autoritari sull’intelligenza artificiale e sulla tecnologia in generale. Ciò rende la formazione di alleanze globali di sinistra e internazionali una necessità inevitabile per affrontare questa egemonia.

Queste alleanze devono andare oltre le differenze ideologiche tra le varie organizzazioni di sinistra e progressiste, con l’obiettivo di unificare ampiamente gli sforzi, e soprattutto in questo campo, per sviluppare tecnologie alternative open-source o di sinistra che servano alla giustizia sociale e all’uguaglianza.

Questo confronto richiede l’adozione di politiche e programmi efficaci, come garantire finanziamenti indipendenti attraverso il finanziamento cooperativo e le campagne di sostegno popolare, lontano dai finanziamenti condizionati dai governi capitalisti. E’ anche necessario lottare per l’imposizione di politiche fiscali progressive alle grandi società tecnologiche e per reindirizzare parte dei loro enormi profitti a sostegno di progetti sociali e cooperativi.

La reazione capitalista prevista non può essere ignorata, le corporazioni e gli stati dominanti imporranno ostacoli legali e tecnici per contrastare qualsiasi alternativa tecnologica progressista di sinistra, anche sopprimendola e sabotandola in vari modi. Pertanto, è fondamentale adottare strategie proattive per sviluppare sistemi resistenti alla repressione tecnologica che garantiscano l’indipendenza digitale e la capacità di competere tecnologicamente.

Attrarre i giovani, sviluppare competenze ed eliminare l’analfabetismo digitale all’interno delle organizzazioni di sinistra

L’intelligenza artificiale e la tecnologia digitale rappresentano una nuova e importante arena di lotta di classe. Il capitalismo continua a investire intensamente e costantemente in strumenti digitali per rafforzare la sua egemonia, mentre la maggior parte delle organizzazioni di sinistra soffre di un chiaro divario digitale.

La presenza digitale non si limita più alla gestione delle pagine dei social media o alla pubblicazione di dichiarazioni online, ma è diventata una necessità strategica che richiede lo sviluppo di infrastrutture tecnologiche indipendenti, possedute e gestite da organizzazioni di sinistra e progressiste. Per garantire la sopravvivenza della sinistra in quest’epoca, è essenziale concentrarsi sull’eliminazione dell’analfabetismo digitale attraverso programmi di formazione che consentano ai leader e ai membri di comprendere e utilizzare efficacemente gli strumenti digitali, e persino di contribuire al loro sviluppo.

I giovani svolgono un ruolo fondamentale in questa trasformazione, in quanto hanno la capacità di assorbire rapidamente gli sviluppi tecnologici e di applicarli efficacemente nell’attivismo di sinistra. Attraverso le loro competenze in aree come i social network, YouTube, l’intelligenza artificiale, la sicurezza digitale, l’analisi dei dati e altro ancora, non solo possono colmare il divario digitale all’interno delle organizzazioni di sinistra, ma anche guidarle verso la costruzione di politiche digitali indipendenti.

Ciò richiede anche di attrarre talenti tecnici verso il pensiero di sinistra e di creare ambienti organizzativi flessibili che consentano a ingegneri, programmatori e tutti coloro che sono interessati alla tecnologia di lavorare su progetti progressisti indipendenti lontano dalle società monopolistiche.

Questi sforzi dovrebbero includere la creazione di scuole digitali e l’apertura di workshop locali e globali che offrano formazione tecnica avanzata in aree quali l’uso ottimale ed efficace della tecnologia, la sicurezza digitale, l’analisi dei dati, lo sviluppo collaborativo di software e altro ancora. L’influenza della sinistra dovrebbe anche essere rafforzata attraverso le reti professionali e le piattaforme tecniche per espandere la portata delle idee progressiste all’interno dei circoli tecnologici e attirarle nei ranghi della sinistra.

La posizione sulle attuali applicazioni dell’intelligenza artificiale

La domanda importante qui è: le forze di sinistra possono beneficiare dell’attuale intelligenza artificiale, nonostante sia un prodotto capitalista e non neutrale?

La risposta non è un semplice sì o no. Fino a quando non saranno sviluppate alternative progressiste di sinistra, i movimenti di sinistra e progressisti potranno utilizzare attentamente e criticamente l’intelligenza artificiale esistente per espandere la loro influenza nell’affrontare l’egemonia capitalista e i sistemi autoritari. Questa tecnologia può essere impiegata per analizzare i dati politici e sociali, comprendere i modelli di cambiamento economico e identificare le questioni più urgenti per le comunità della classe lavoratrice.

L’intelligenza artificiale può anche essere utilizzata per studiare le tendenze dell’opinione pubblica, il che potrebbe aiutare i movimenti di sinistra a sviluppare programmi e politiche più scientifici, realistici ed efficaci, basati non solo su ciò che si desidera ma su ciò che è possibile, fondati su bisogni reali che portano a varie teorie di sinistra, non il contrario. Può migliorare la loro capacità di influenza politica e di massa.

Inoltre, l’intelligenza artificiale può essere uno strumento efficace per smascherare la disinformazione praticata dalle istituzioni capitaliste e dai regimi autoritari, analizzare il discorso dominante dei media per smantellare la manipolazione e il controllo ideologico e contrastarlo con una narrativa progressista di sinistra avanzata e di opposizione, contribuendo ad aumentare la consapevolezza di massa.

Questi strumenti possono migliorare i media di sinistra che riflettono gli interessi delle classi lavoratrici e dei gruppi emarginati, rendendo possibile raggiungere un pubblico più ampio e presentare contenuti anticapitalisti e antiautoritari in modi più incisivi ed economici.

Dal punto di vista organizzativo, l’intelligenza artificiale può migliorare i meccanismi di coordinamento e interazione all’interno delle organizzazioni di sinistra analizzando le dinamiche organizzative, identificando i punti di forza e di debolezza e migliorando la coesione tra membri e gruppi.

Aiuta anche nella gestione delle informazioni all’interno delle organizzazioni, valutando l’efficacia delle politiche attuali, identificando modelli di lavoro di successo e migliorando così le prestazioni organizzative collettive, riducendo la burocrazia e promuovendo una comunicazione interna più fluida ed efficace.

Tuttavia, è fondamentale avvicinarsi a questa tecnologia con cautela e consapevolezza critica, assicurandosi che rimanga uno strumento di supporto piuttosto che una forza dominante. Deve essere utilizzato per rafforzare l’organizzazione politica e di massa e la lotta sul campo, senza sostituirsi ad esse. Devono essere sempre applicati una rigorosa supervisione umana e un auditing. È essenziale evitare di cadere nella trappola di un’eccessiva dipendenza dalla tecnologia o di permetterle di rimodellare le priorità della lotta secondo la sua logica tecnica radicata in un ambiente capitalista.

Conclusioni

Liberare l’intelligenza artificiale e la tecnologia digitale dalla morsa del capitale e trasformarle in strumenti al servizio del popolo è una lotta urgente di fronte a un sistema capitalista che sfrutta queste tecnologie per rafforzare il dominio di classe e approfondire le disuguaglianze sociali.

La tecnologia non deve rimanere sotto il controllo delle corporazioni monopolistiche e degli stati autoritari dominanti, ma deve essere posta sotto il controllo democratico popolare che la reindirizza verso il raggiungimento della giustizia e dell’uguaglianza, lo smantellamento delle relazioni di produzione sfruttatrici e la costruzione di una società socialista democratica basata sulla proprietà collettiva e sulla gestione comunitaria delle risorse digitali.

L’uso tecnologico deve inoltre rispettare rigorosi standard ambientali, impiegando l’intelligenza artificiale per ridurre i danni ambientali invece di diventare un nuovo strumento per l’esaurimento delle risorse e il deterioramento del clima.

Tuttavia, la resistenza a questa egemonia non può avvenire individualmente o in isolamento, richiede la costruzione di internazionali digitali di sinistra e alleanze progressiste in grado di imporre alternative tecnologiche progressiste e rafforzare la cooperazione e il coordinamento tra organizzazioni di sinistra e progressiste, sindacati, gruppi per i diritti umani e sostenitori della tecnologia.

Devono inoltre essere garantite risorse finanziarie indipendenti per sostenere tali sforzi attraverso meccanismi di finanziamento cooperativo e collettivo. Inoltre, il divario digitale all’interno delle organizzazioni di sinistra deve essere colmato promuovendo l’alfabetizzazione digitale, attraendo talenti tecnici e creando piattaforme educative progressiste open source incentrate sulla programmazione, l’analisi dei dati e le competenze di sicurezza delle informazioni al servizio di cause sociali e politiche.

La sinistra non può rimanere spettatrice degli sviluppi tecnologici, deve penetrare la fortezza digitale non solo criticando il sistema esistente, ma anche producendo le proprie alternative tecniche di sinistra.

Nella fase attuale, le organizzazioni di sinistra devono avvicinarsi all’intelligenza artificiale con cautela e consapevolezza critica, sfruttando il suo potenziale nell’analisi politica, nella mobilitazione di massa, nei media e altro ancora, mentre lavorano costantemente per sviluppare strumenti tecnologici indipendenti liberi dal controllo delle grandi aziende.

La lotta per liberare la tecnologia è inseparabile dalla lotta di classe contro il capitalismo, e la vera liberazione non può essere raggiunta senza il controllo collettivo sugli strumenti della produzione digitale. In definitiva, la questione non riguarda solo la tecnologia, ma la lotta per il futuro della società umana stessa.

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