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Borse. Proviamo a fare un po’ di chiarezza.

 

Per chiarire: i titoli borsistici, o meglio il loro prezzo, è rappresentato dall’incontro della domanda e dell’offerta. E’ evidente che le discese di valore delle varie azioni presenti nel mercato borsistico di questi giorni è soprattutto legato al volume eccessivo di vendite che alcuni operatori/risparmiatori hanno effettuato, per motivi prudenziali e di vero e proprio panico, dei rispettivi pacchetti azionari. Tuttavia, non va dimenticato che i prezzi delle suddette azioni non sono tutte virtuali (cioè fittizie o finte), bensì sono reali indicatori della ricchezza/valore dei beni che rappresentano.

L’esempio concreto è che se compro oggi a 50 e domani il titolo vale 100 posso scambiarlo contro denaro e ho raddoppiato il mio potere di acquisto in termini reali e non virtuali.

Detto questo il concetto di valore è essenzialmente legato alle aspettative di guadagno futuro che un certo bene possiede (es. le azioni X valgono tanto quanto valgono le aspettative che X guadagnerà determinate somme di denaro in futuro attraverso la vendita dei suoi prodotti. Questo guadagno sarà poi distribuito ai propri azionisti (ai possessori delle azioni) sotto forma di dividendi.

Dire che la borsa ha bruciato “tot” milioni di Euro significa che il valore delle aziende quotate è diminuito di “tot” milioni di Euro e che quindi gli investitori sono effettivamente più poveri di “tot” milioni di Euro.

Ci domandiamo: qualcuno li avrà intascati?

La risposta più semplice, che vale in borsa come in un qualsiasi mercato rionale, è: colui che ha venduto! L’impressione che queste somme siano sparite o “bruciate” volatilizzati (generando quindi confusione), è nel fatto che queste “azioni” (che qualcuno può avere) passano molte volte di mano.

Facciamo un esempio per intenderci.

La società Kappa decide di entrare in borsa. I proprietari della società Kappa vendono quindi parte delle azioni della propria società ai risparmiatori al prezzo di 1 euro per azione.

Concretamente (caratteristica della logica capitalistica) i proprietari così vendono, assieme all’azione appena acquistata, anche la promessa/aspettativa che Kappa genererà utili futuri ai risparmiatori che hanno investito 1 Euro su quell’azione o titolo.

Possibile variabile: il fondatore di Kappa, Mr. “imbroglione” è fuggito con la cassa in un’isola tropicale!

A causa di ciò Kappa potrebbe essere costretta a fallire. Immediatamente le aspettative dei risparmiatori sul fatto che Kappa genererà utili futuri valgono sempre meno e provano a rivendere i titoli sul mercato, e ci riescono per soli 0,2 centesimi di Euro ad azione.

Ora facciamo questa domanda: chi ha incassato i 0,8 centesimi di Euro per azione? (cioè la differenza risultante tra il costo di acquisto di 1 € e la rivendita a 0,2€)

Risposta possibile (secondo me): “Nessuno!”

Esempio: le azioni di X stavano a 2 euro tempo fa.

Se ne hai acquistate 100 avevi un valore in azioni di 200 euro.

Giorni fa X ha toccato il minimo di 0,56 euro ad azione, quindi hai un valore in azioni di 56 euro.

Il resto del valore

200-

56 =

144

ecco i 144 euro che risultano così essere “bruciati”, ma …. non li ha nessuno!

Allora quando senti “Borse europee bruciati 400 milioni di euro in un giorno” è la borsa che scende a picco e deprezza le azioni! Nessuno è lì con un cerino acceso in mano per fare un falò di mucchi di danaro!!!!

Chiariamo dunque: “la borsa ha bruciato”… non significa niente, perchè non c’è fuoco!!!

Televisione, giornali e commentatori economici usano un linguaggio poco comprensibile per i non esperti della materia e, di fatto, disinformano, creando solo panico.

Più semplicemente: la borsa è un mercato per far incontrare sia la domanda che l’offerta di titoli da vendere o scambiare.

Quando la domanda di un titolo supera l’offerta o quando una società cresce o ancora quando l’economia va bene, il prezzo dei titoli sale.

Al contrario, quando l’economia va male, quando vi sono problemi in una società, o quando l’offerta è maggiore della domanda, il prezzo dei titoli scende. E’ come quando si va al mercato a fare la spesa!

Es: il brutto tempo ha rovinato il raccolto dei pomodori, quindi l’offerta di pomodori è limitata, tutto ciò ne fa aumentare il prezzo!! La richiesta del prodotto è molto superiore alla quantità disponibile e dunque, chi “paga” di più si porta via la merce!!!

Per tranquillizzare le persone, in primo luogo non ha nulla da temere chi non soldi investiti in borsa.

Tra coloro che possiedono titoli azionari, c’è un’alta probabilità che gli speculatori, che operano nel breve periodo, invece perdano.

Quindi, se non avete titoli in borsa, tutto ciò che sta succedendo per ora non vi deve allarmare! E’ meglio che prestiate più attenzione alla “manovra”, con tutti i diritti e i soldi che ci/vi vogliono togliere…

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