Potremmo dire “pecunia non olet” e Profumo è quello che ci vuole, ma che tristezza. Questa opposizione non trova di meglio che proporre una delle figure più compromesse dentro la crisi per uscirne. Criminalità pura e irresponsabilità manifesta.
Impedire che un grande imbroglio venga prodotto, immaginando le prossime mobilitazioni solo come crociata contro Berlusconi e aprendo la strada a soluzioni di questo genere, deve essere elemento importante di ciò che si sta costruendo contro la manovra finanziaria imposta dalla BCE.
L’indipendenza da ipotesi di questa natura diventa fondamentale e anche le agende di lotta devono essere tali. La pratica del conflitto è ben diversa dall’ipotesi di un’alternanza politica che sostituisca Berlusconi con Profumo, o con Monti, o con Montezemolo. Affermare che noi il debito non lo paghiamo, non può essere un esercizio estetico di radicalità, ma deve sedimentare la consapevolezza necessaria di un’opposizione sociale in grado di invertire la rotta e non quella di portarla in acque più tranquille, più governabili.
Quando c’erano delle tempeste intorno alle navi in difficoltà si gettava dell’olio per ridurre la mareggiata contro lo scafo, ed è quello che sta per accadere, noi potremmo essere l’olio usato per navigare meglio e più comodi dentro la crisi.
Noi non vogliamo essere tutto questo. Siamo parte invece delle onde che fanno tremare l’imbarcazione di governo e che non intendono nemmeno sostituirsi in un prossimo futuro al timone di chicchessia scialuppa alternativa.
Precari e irresponsabili riempiremo le piazze e le strade già da domani.
Roma, 5 settembre 2011
* Blocchi Precari Metropolitani
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