Il documento congressuale con cui Sinistra Critica va a congresso contiene il seguente giudizio sul Comitato NO DEBITO:
” La utile esperienza del Comitato No Debito che, sia pure tra contraddizioni e frizioni, ha portato al risultato dell’importante manifestazione del 31 marzo a Milano, “Occupyamo Piazzaffari”, invece di proseguire nell’allargamento del movimento, nell’individuazione di campagne in grado di costruire un solido radicamento sociale, sembra scegliere la strada del nuovo soggetto politico, sia pure in miniatura, andando ad incrementare la variegata costellazione della sinistra anticapitalista di una nuova sigla. Un esito da “proto-partito” che non sarebbe all’altezza delle necessità della fase. Che a nostro giudizio resta segnata da un elemento di difficile risoluzione ma non eludibile: la ricostruzione di una sinistra di classe non è il frutto di una ricomposizione in miniatura di forze politiche residue della sconfitta degli ultimi venti anni ma l’esito di una fase, più o meno lunga, di riaccumulazione di forze. Una fase contrassegnata dal protagonismo delle lotte e dei movimenti in cui occorrerà lavorare per l’autorganizzazione dei soggetti e per la ricostruzione di un progetto politico adeguato.”
Il portavoce nazionale del Comitato No Debito Giorgio Cremaschi in merito ha dichiarato quanto segue:
“Sono francamente stupefatto del documento congressuale di Sinistra Critica sul Nodebito. Nella sostanza dopo il buon risultato della manifestazione di milano del 31 marzo ci saremmo involuti in uno dei tanti partitini della sinistra. Quei compagni non temano la concorrenza, la loro affermazione è semplicemente priva di qualsiasi legame con la realtà. Le difficoltà del movimento nodebito sono parte delle difficoltà di tutti coloro che vogliono opporsi davvero a Monti e certo risentono della crisi sindacale e del peso a sinistra dell’avvicinarsi delle elezioni. E queste difficoltà ci sono proprio perché non abbiamo alcuna intenzione di trasformarci in partito o di fare giochini elettorali e anzi riproponiamo con testardaggine il fronte comune contro Monti, l’ Europa del rigore e del debito e chi li sostiene. Le sirene del centrosinistra sono sempre molto attrattive, ma noi siamo nati per essere parte della costruzione di una alternativa ad esso ed è su questo che siamo andati in piazza e ci torneremo. Dispiace che anche in sinistra critica si adotti il vizio di deformare strumentalmente le posizioni di altri a fini di dibattito interno… eppure per cultura politica questi compagni dovrebbero essere vaccinati da simili metodi”.
Giorgio Cremaschi
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