Gli ultimi sviluppi della guerra dell’Occidente e delle Petromonarchie alla Siria (sofisticati armamenti consegnati ai “ribelli”, dispiegamento di missili Patriot in Turchia, invio – ormai alla luce del sole – di “istruttori militari”….) e la recente, agghiacciante, dichiarazione di Napolitano al Consiglio supremo della Difesa pongono i compagni e le organizzazioni, che parteciperanno all’assemblea del 15 dicembre a Roma e che promettevano il loro impegno qualora si fosse manifestato un “attacco esterno” alla Siria, di fronte a precise scelte.
Una è continuare a far finta che in Siria sia in corso un’altra “primavera araba”, per sostenere la quale la principale (e l’unica) cosa da fare è abbaiare – insieme al Governo Monti, i suoi partiti e i suoi mass media – contro il “regime di Assad”, additando nel contempo come “rossobruni” coloro che non si uniscono al coro; un’altra è aderire ad uno dei tanti ineffabili appelli che si limitano ad invocare per la Siria una generica “fine delle violenze” e/o “l’invio di una delegazione internazionale composta da personalità di alto livello allo scopo di discutere con i principali attori politici per aprire la strada a una soluzione politica del conflitto armato”; l’altra è mobilitarsi contro il Governo Monti anche per quello che sta facendo alla Siria.
Una scelta quest’ultima, ancora oggi, fatta da pochissimi compagni.
Eppure il Governo Monti ha dapprima rotto le relazioni diplomatiche con Damasco, poi comminato sanzioni (anche per alimenti e apparecchiature medicali!), poi riconosciuto ufficialmente i “ribelli” (prima quelli del CNS ora quelli della Coalizione) quali “legittimi rappresentanti del popolo siriano”, poi – seguendo lo stesso copione della guerra alla Libia – ha inviato, più o meno nascostamente, soldi, armi e mercenari (come i quattro arrestati ad agosto alla frontiera con il Libano), poi ha negato il visto di ingresso a parlamentari siriani venuti ad incontrare loro colleghi italiani, poi ha spalleggiato la Turchia nelle sue provocazioni….
E tutto questo mentre notizie di “armi di distruzioni di massa” in mano ad Assad e di “bombardamenti indiscriminati sulla popolazione” continuano ad inondare i nostri mass media. Quasi a sottacere le ormai centinaia di autobombe fatte esplodere (nei mercati, nelle strade, davanti gli ospedali…) dai “ribelli”; le migliaia di civili inermi assassinati dai “ribelli” per non essersi schierati contro Assad; le centinaia di migliaia di profughi che scappano dalla guerra e dalla pulizia etnica e religiosa imposta dai “ribelli”.
Eppure la denuncia di questo massacro, ordito anche dal Governo Monti, ha trovato poco spazio in manifestazioni come Il NoMontiDay del 27 ottobre, nonostante l’invito rivolto dalla Rete NoWar.
Sarebbe più che mai opportuno uscire da ambiguità, resistenze e reticenze – sostanzialmente, le stesse di quelle che, un anno fa, hanno impedito il nascere di un movimento di massa contro la guerra alla Libia – che trovano il loro essere nella illusione che, in un modo o nell’altro, la distruzione di uno “stato canaglia”, pur se per mano dell’Occidente, può sprigionare un movimento di massa, un’altra “primavera araba”. La sorte toccata alla Libia è sotto gli occhi di tutti.
E sono stati proprio gli orrori della Libia (e dell’Iraq, e dell’Afghanistan…) a cementare, purtroppo, la stragrande maggioranza della popolazione siriana in oceaniche manifestazioni pro Assad. Non a caso per la Siria, il copione imposto dall’Occidente, si è concretizzato subito, (già dal marzo 2011) in assalti militari condotti da mercenari; un ininterrotto crudele stillicidio di attentati, esecuzioni, assalti…. mirante a far collassare la Siria. Altro che “manifestanti, a mani nude, repressi dal regime” idolatrati, in Italia, in qualche manifestazione.
Fermiamo la guerra di Monti alla Siria.
Se ci riuscissimo, acquisiremmo nei riguardi del popolo siriano quella credibilità indispensabile per fortificare le istanze di democrazia che hanno animato le vere “primavere arabe”. Se, invece, non facciamo nulla, se fingiamo che la Siria – come ieri la Libia – non esista, la prossima vittima sacrificale sarà l’Iran e poi la Bielorussia, e poi il Venezuela e poi Cuba… E forse, l’intero pianeta, con una nuova guerra mondiale.
Fermiamo la guerra di Monti alla Siria.
Una guerra di aggressione che è doppiamente funzionale, all’apparato industriale e militare, alla rapina di risorse e a creare intorno a questa un sistema di consenso funzionale alla democrazia delle bombe.
Fermiamo la guerra di Monti alla Siria.
P.S. Ovviamente “Monti” o “Bersani”, la cosa non cambia.
* rete No War di Napoli
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paolo pasta
certo che deve essere difficile combattere in Siria per dei mercenari stranieri avendo contro l’esercito regolare e l’ostilita’ di tutto il popolo siriano .come faranno ? sono gia’ due anni ! mi sta venendo un dubbio………a voi no ??
alberto savioli
Chi firma l’articolo, Francesco Santoianni della rete no war napoli, in nome di un antimperialismo e antiamericanismo tanto caro a molti pseudo pacifisti e comunisti (lo sono anche io!) si è schierato da subito al fianco di Assad nel delegittimare la rivolta siriana (anche quando questa era pacifica).
Nell’articolo sopra sapendo di mentire scrive genericamente : “additando nel contempo come “rossobruni” coloro che non si uniscono al coro”; questa definizione è stata coniata per quei comunisti che hanno sfilato assieme a movimenti di estrema destra o socialista nella comune difesa di Assad alle manifestazioni organizzate dai suoi supporters in Italia, a volte al grido di “Bashar siamo i tuoi shebbiha”!
E parla di pace…rete no war…ma per favore ragazzi!
Ha sempre negato le stragi del regime anche contro i civili e messo in dubbio l’utilizzo di bombe a grappolo da parte di questo (http://napolinowar.wordpress.com/2012/11/28/unaltra-bufala-bombe-a-grappolo-su-un-campo-dove-giocavano-a-calcio-bambini-siriani/, in questo mio articolo ai rispettivi link potete farvi un’idea se queste bombe esistano o meno: http://www.sirialibano.com/short-news/le-bombe-negate.html)…ma non dice di essere contro la guerra? Ah quella fatta dagli imperialisti…se invece i crimini sono compiuti da paesi amici (Russia e Cina) sostenendo Assad, allora si può chiudere un occhio.
Santoianni usa due pesi e due misure, il popolo siriano che manifestava pacificamente (i primi 8 mesi della rivolta) per lui non esisteva, esistono solo i salafiti (purtroppo ci sono anche questi ora) e l’aggressione imperialista contro Assad, però in un comunicato della rete no war del 19 marzo 2012 davano il loro sostegno al coraggioso popolo egiziano di fronte alla repressione e al silenzio delle potenze occidentali, perchè ora in Egitto c’è Morsi e i fratelli musulmani…ma se ci fosse stato ancora Mubarak?
e perchè gli egiziani sono coraggiosi e i siriani terroristi?
Perchè gli occidentali colpevolmente sono indifferenti in Egitto, mentre se si occupano di Siria, si parla di attacco Imperialista?
Però è vero Santoianni e la rete no war si occupano anche di pace sostenendo in Siria il movimento Musallaha (Riconcigliazione): http://napolinowar.wordpress.com/2012/06/26/mussalaha-un-tentativo-da-appoggiare-2/, un movimento diffuso dalla monaca lefrebriana filo-regime Madre Agnès-Mariam de la Croix. Mentre lei diffonde la pace il regime bombarda, ah per chi non lo sapesse due settimane fa la Madre era in Romania invitata dal partito Popolare Europeo inviata ufficialmente dal regime siriano.
La cosa peggiore, o migliore, che ha messo in luce la “guerra” siriana, è il falso pacifismo monodirezionale di molti pacifisti (tali solo ideologicamente) e il falso sostegno ai popoli dei Comunisti, solo quando ad opprimere questi sono i nemici e non gli amici.
alexfaro
Tho chi si rivede: Alberto Savioli!
ma lo sapete chi é costui?
Andate sul sito di Marinella Correggia:
http://www.sibialiria.org
x sapere come si pone questo individuo sulla questione delle varie guerre imperialiste sponsorizzate dall’occidente e dai suoi sodali come le petromonarchie Arabe del GCC ed anche da Israele(questi si che sono campioni di democrazia,ma x favore!)
E leggendo i suoi post,cominciando da quelli sulla Libia e finendo alla Siria,capirete da che parte si schiera il Savioli.
un saluto comunista
Alexfaro
alberto savioli
Alexfaro proverò ad essere conciso perchè penso di perdere solo tempo a risponderle.
“Alberto Savioli…chi è costui?”
“Per sapere come si pone questo individuo sulla questione delle varie guerre imperialiste…”.
Per prima cosa questo individuo non si pone sulla questione delle guerre imperialiste, ma solo sulla questione siriana che conosce in quanto in quel paese ci ha trascorso 15 anni ed ha parenti.
Seconda cosa, non mi sono mai espresso sulla Libia come erroneamente dice, in quanto non conosco quel paese e darei solo giudizi sommari, cosa che lei fa allegramente e con tutta la sua sicurezza, sulla Siria.
Per prima cosa mi schiero dalla parte del popolo siriano, come dovrebbe fare ogni buon comunista, però capisco che per un comunista mal informato e superficiale come lei sia più facile ingoiare la pillola della guerra imperialista senza porsi domande ed approfondire le questioni.
Da parte mia non ho vergogna a condannare i crimini dei salafiti per cui non parteggio e faccio altrettanto con i crimini di Assad, se a patire è il popolo, invece lei che fa? Alza il pugno chiuso comunista, ma difende un regime fascista nei modi e nell’essenza.
I miei commenti su Sibialiria e sulla Correggia, sono pertinenti alle questioni che ho vissuto e visto, e non me la faccio raccontare da chi si atteggia a pacifista ma non condanna le malefatte del regime, sfila con gruppi di destra al grido di “Allah Suryah Bashar w bes”, altera la realtà e censura le opinioni diverse (non mi troverà più su quel blog perchè sono stato censurato!)
Ma non parliamo di aria fritta signor alexfaro, prenda un articolo della Correggia e uno mio sullo stesso argomento, le bombe a grappolo, veda cosa scriviamo entrambi e poi giudichi guardando i filmati di ogni link se queste bombe esistono o meno (http://www.sibialiria.org/wordpress/?p=1026,
http://www.sirialibano.com/short-news/le-bombe-negate.html).
Comunque sappia che da brava pacifista la signora Correggia ha attaccato per prima questo manifesto pacifista che condannava le violenze in Siria, in cui ero tra i firmatari, (http://www.sibialiria.org/wordpress/?p=359) quando ancora non erano spuntati i salafiti, e non ha mai pubblicato articoli sui pacifisti arrestati in Siria che chiedono lo stop della violenze da ambo le parti: http://www.sirialibano.com/siria-2/arrestate-attiviste-pacifiche-nel-cuore-di-damasco.html
I miei contrasti con la Correggia sono stati sempre su questioni precise a cui lei non ha mai risposto (http://giulianasgrena.globalist.it/Detail_News_Display?ID=23141), una di queste era perchè in nome di un antimperialismo doveva manifestare con gli sgherri di assad e con i gruppi di destra.
Vorrei concludere dicendole, a proposito di anti-americanismo ed anti-imperialismo, che io manifestavo contro l’intervento americano in Serbia e Irak fuori dalla base di Aviano, se lei pensa che io sia filo americano o sionista si è sbagliato di grosso, la realtà è che probabilmente conosco i fatti siriani meglio di lei, conosco le dinamiche che han portato a quello che succede ora avendo vissuto e visto molte situazioni che non sto a spiegarle, per questo non mi bevo le cavolate dell’intervento NATO in Siria e del complotto imperialista. Ma signor FARO faccia luce nella sua mente, le pare che con tutti i problemi che l’America ha con il fondamentalismo islamico in tutto il mondo, finanzi e sostenga al qaida e jabdhat al nursa in Siria per far cadere il laico Assad ed instaurare un califfato?
In questo caso non penso che essere anti-imperialisti voglia dire anche esser buoni comunisti, se si finisce per sostenere dittature fasciste che opprimono il popolo.
Se lei da comunista dorme bene guardando tutti i civili bombardati e i bambini uccisi, solo perchè il laico Assad è contro l’America ed è protetto dalla madre Russia, beh buon per lei e la sua coscienza.
Da bravo comunista lei festeggerà il giorno della liberazione e avrà simpatia per i partigiani, un chiaro movimento non violento che non ha ricevuto il sostegno imperialista americano nella lotta di liberazione!
francesco santoianni
In realtà le proteste del popolo siriano sono state fatte abortire da subito (marzo 2011) dall’intervento militare dell’occidente. Altro che “nuova primavera araba”
http://www.sibialiria.org/wordpress/?p=1174
Sulle farneticazioni di chi scambia coloro che lottano contro la guerra per sostenitori del dittatore di turno, credo non valga la pena di rispondere.
Francesco Santoianni