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“PD servo di Berlusconi, ti disprezzo”. Lettera a Epifani

Sig. Segretario del fu Pd – Roma,

Chi mi conosce sa quanto mi sono impegnato per aiutare la Sinistra a governare questo sventurato Paese che come la monaca di Monza risponde sempre ai corrotti, corruttori, ladri e assassini di Costituzione e Legalità. Mi sono impegnato a fare eleggere Marco Doria a Genova, ho stimato il Prof. Prodi, ecc. ecc.

Da quando però il Pd si è votato, perinde ac cadaver, a salvare Berlusconi con scuse ignobili, ammantate di senso delle Istituzioni, ho abbandonato il Pd a se stesso e alla sua inevitabile autodistruzione. La decadenza è ormai ad un livello di non ritorno. Attorno a me, i sentimenti dei militanti sono uguali a quelli del Prof. Farina che restituisce la tessera. Ho ancora le ricevute delle primarie con Prodi, che conservo come reliquia e segno di insipienza di un partito che non sa più vedere oltre l’interesse di parte, sacrificando il bene sommo della nazione che è la Giustizia, la Legalità, il Diritto e lo Stato di Diritto.

Ancora una volta, il Pd corre a fare la crocerossina di Berlusconi che ringrazia e colpisce con la menzogna, la protervia e la delinquenza tipica dei corrotti endemici fin dalla nascita.

Il Pd e il presidente del consiglio che trascorre tre ore a discutere con il servo di B. per trovare una via istituzionale per salvare B., è un insulto alle migliaia di carcerati che vivono nei lager italiani e uno sputo in faccia agli onesti che pagano da sempre le tasse anche per chi ruba come la maggior parte dei politicanti con a capo B, capo e protettore degli evasori e dei ladri di Stato.

Continuate su questa strada che è la via larga per scomparire dalla scena politica e dal calendario degli Italiani.

Io vi disprezzo dal profondo del cuore perché mai avrei pensato che il partito di Berlinguer e di Moro, di Iotti e De Gasperi, sarebbe arrivato a questo degrado istituzionale e che per salvare un delinquente nato, il più corrotto tra i corrotti, l’avvelenatore dei pozzi della democrazia e della decenza, avrebbe impegnato tutto se stesso a salvarlo dalla galera dove merita di andare e dopo averlo rinchiuso, buttare via la chiave nel profondo oceano sconfinato.

Se voi andrete dietro a Violante, il folgorato sulla via di Arcore e della demenza senile, voi non avete più il diritto di rappresentarci per cui io e molti, molti, moltissimi altri vi espelliamo dal nostro orizzonte e dalla nostra vita.

Voi, servi aggiunti del depravato di Arcore, meritate solo di stare con lui e i suoi lanzichenecchi, predatori del Diritto e della Morale.

Togliete il mio nome dai vostri elenchi perché non voglio più ricevere alcuna comunicazione da voi sia come organizzazione partitica, succursale di Mediaset, sia come singoli. Voi non mi appartenete e rimpiango le forze, le energie, il tempo e la passione che vi ho regalato “gratis” per migliorare l’Italia e deberlusconizzarla. Invece, “a mia insaputa” ho collaborato con voi, cavallini di Troia, a raffozzarlo e a istituzionalizzarlo. Rinnegando voi, recupero la mia dignità e la mia onorabilità.

Con amarezza, ma non rassegnato

Paolo Farinella, prete

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