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Vogliamo il referendum contro i Trattati Europei

Basta con l’austerità. NO all’Unione Europea. Vogliamo il referendum sui Trattati fiscali europei e le politiche di bilancio. Ross@, movimento politico anticapitalista, chiede al Parlamento che venga indetto un referendum di indirizzo costituzionale sul Trattato fiscale, il cosiddetto Fiscal Compact, e sul Meccanismo di Stabilità Europeo. Questi trattati rappresentano una devastazione del presente e una ipoteca sul futuro per le condizioni di vita dei lavoratori, dei giovani, dei disoccupati e dei settori popolari. Essi rappresentano inoltre una violazione della democrazia e snaturano la stessa Costituzione, dato che hanno imposto l’obbligo del pareggio di bilancio. Nessun trattato europeo, vincolante per il paese, a nostro avviso doveva e dovrà essere adottato senza un referendum popolare.

 

Dicono che in Italia non si può decidere sui Trattati internazionali a causa del divieto contenuto nell’articolo 75 della Costituzione, ma i Trattati europei dirigono le politiche pubbliche di ogni Stato membro, compresa l’Italia. I Trattati europei sono un fatto interno e dunque si può e si deve svolgere un referendum di indirizzo sul Trattato fiscale e sul MES.

 

Ross@  si batte per:

 

a) Il ripudio del debito pubblico accumulatosi in questi venticinque anni. Nessun paese e nessuna società è in grado di pagarlo e di pagarne gli interessi senza dover procedere ad un massacro sociale insopportabile. I soldi ottenuti tagliando la sanità, il lavoro, le pensioni, la scuola finiscono nelle mani delle banche responsabili della crisi che si stanno arricchendo anche con il debito pubblico;

b) La nazionalizzazione delle principali banche e delle aziende strategiche per l’energia, le telecomunicazioni e i trasporti. Le vicende di Telecom e Alitalia confermano come le privatizzazioni hanno portato ad una svendita dei beni collettivi del paese alle multinazionali.
La nazionalizzazione va estesa a industrie che sono patrimonio, risorsa ed emergenza per la società come l’Ilva e Alcoa.

c) Per la difesa e lo sviluppo della democrazia. L’Unione Europea è guidata dalle nuove forme di governance, che altro non è che il dominio della Troika composta dalla Commissione europea, dal Fondo Monetario e dalla BCE, che impongono i diktat dei mercati finanziari.  Pd e PdL hanno già insieme cambiato l’articolo 81 della Costituzione per imporre il pareggio di bilancio, ora vogliono imporre il regime del primo ministro e il presidenzialismo. Vogliono conservare un sistema elettorale maggioritario, mentre la rappresentanza per essere democratica e pluralista richiede un sistema elettorale proporzionale. Le controriforme della Costituzione, il presidenzialismo, le leggi elettorali maggioritarie, sono una minaccia per la democrazia.

 

d) Uno stretto coordinamento permanente con tutte le forze sociali, sindacali, politiche, democratiche dei paesi europei, in primo luogo Portogallo, Grecia e Spagna, per una piattaforma comune contro i diktat della troika Bce-Ue-Fmi. Un coordinamento che va estesa alle medesime forze anticapitaliste che agiscono nei paesi del Mediterraneo Sud

 

Firmate la richiesta di referendum contro il Fiscal Compact e il MES

 

Partecipate alla nostra campagna contro l’austerità

 

Sostenete il programma con cui Ross@ indica una alternativa alla regressione sociale, economica e democratica imposta dai grandi gruppi capitalisti e dall’Unione Europea

Ross@

www.perunmovimentoanticapitalista.wordpress.com

 

 

 

 

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