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Venezuela. “La lettera di Giordani è l’opportunità per aprire un dibattito necessario di fronte al popolo”.

Il Partito Comunista del Venezuela interviene su quanto sta accadendo nel governo del paese e nella dirigenza del Psuv

O si avanza verso una prospettiva socialista o verso un’opzione diversa di conciliazione e consegna del processo al grande capitale. Queste sono le opzioni che vediamo al punto dove siamo. Oggi si pone la necessità di discuterle apertamente

Caracas, 23,giugno 2014, Tribuna Popular TP – L’Ufficio Politico del Partito Comunista del Venezuela (PCV) ha dichiarato che il documento rilasciato dall’ex Ministro Jorge Giordani nei giorni scorsi è un contributo e un’opportunità per aprire un dibattito nazionale di fronte al popolo venezuelano, che permetta sulla base della verità scientifica, di chiarire la direzione del processo bolivariano, i successi, gli errori e le srtrade per progredire nella prospettiva del socialismo.

Così ha annunciato Oscar Figuera, Segretario Generale del PCV, stabilendo la posizione sul documento dal titolo “Testimonianza e responsabilità davanti alla storia”, firmato dal professor Jorge Giordani.

“Il Partito Comunista del Venezuela non si unisce al coro che, unilateralmente e senza analisi, squalifica le opinioni del professor Giordani, questa è la prima cosa che abbiamo da dire” dichiara Figuera.

“Né ci uniamo al coro che le considera in sé come la verità totale” ha aggiunto il dirigente comunista.

Il PCV assume questo documento come un contributo necessario al dibattito nazionale. “Consideriamo che sia una opportunità per discutere sulla situazione politica, economica, sociale, sugli strumenti del processo politico e sociale venezuelano e che questa opportunità, prima di squalificarla, dobbiamo coglierla”, ha sottolineato.

La direzione del Gallo Rosso ha chiesto una risposta alle diverse interrogazioni ed esposizioni che segnala il documento dell’ex ministro, prima di inibirlo.

Figuera, ha realizzato una forte critica al contenuto del documento del professor Giordani, segnalando che manca di senso autocritico visto che è stata la figura trascendente nei governi (Chavez e Maduro) in questi 15 anni di processo bolivariano.

Dibattito Nazionale di fronte al Popolo venezuelano.

In molti dei passaggi del documento, il PCV ha segnalato che può o non può esser d’accordo. “Leggendo il documento del professor Giordani, troviamo che molte delle cose esposte, il Partito Comunista le va dicendo da anni, anche col Presidente Chavez presente”, invitando a leggere Tribuna Popular che è il giornale del Comitato Centrale del Partito. “Lì trovate qual è la nostra opinione sull’economia, la direzione collettiva”, ha aggiunto.

Il PCV ha elencato alcuni degli elementi che coincidono col documento ed i livelli di proposte che ha realizzato nel corso degli anni.

– Una nuova politica economica popolare rivoluzionaria

– Una nuova politica del lavoro del governo.

– La direzione collettiva del processo rivoluzionario.

– Sviluppo delle forze produttive, che fu chiesto al presidente Chavez e fu una delle principali richieste fatte a Nicolas Maduro quando il PCV ha deciso di appoggiare la sua candidatura (marzo 2013).

– Il ruolo della partecipazione e del controllo dei lavoratori e lavoratrici e del movimento popolare nella gestione del governo in tutti gli ambiti.

“Vogliamo rendere chiaro nel dibattito di oggi che è necessario sviluppare le forze produttive in Venezuela. E poi con quale contenuto. Con le mani libere del Capitale? Sfruttando ed espropriando il plusvalore ai lavoratori e alle lavoratrici. O con la partecipazione dei lavoratori e delle lavoratrici ad un processo di controllo sociale che meriti l’approvazione della Legge Speciale dei Consigli Socialisti dei Lavoratori, che riconosca il potere politico alla classe nei luoghi di lavoro?” si è chiesto Figuera.

“Questi sono i temi del dibattito. Per questo diciamo che questo documento del professor Giordani è un’opportunità per discutere intorno all’approfondimento del processo politico e sociale venezuelano che ci permette di accumulare forza affinché davvero si progredisca verso una prospettiva socialista o verso un’opzione diversa di conciliazione e consegna del processo al grande capitale. Queste sono le opzioni che vediamo al punto in cui siamo. Oggi si pone la necessità di discuterle apertamente”

Figuera ha aggiunto: “Oggi si pone la necessità che l’alto comando del processo dica al popolo la verità su ciò che sta accadendo e dalla verità di ciò che sta accadendo, apra un grande dibattito nazionale necessario e di fronte al paese, per correggere quello che deve essere corretto”.

Il PCV ha ribadito le dichiarazioni e le proposte che sono state sviluppate, i cui dettagli si trovano nel video della conferenza stampa.

Una delle preoccupazione che il PCV ha segnalato di fronte alle reazioni del governo e di altri settori rispetto all’uscita e alla critica al professor Giordani, è che “il branco dell’opposizione l’applaude con furore”, ricordando il dirigente comunista tedesco August Bebel, che prima di un discorso al Reichstag (il parlamento tedesco) all’inizio del secolo scorso, venne applaudito dall’oligarchia “ed il compagno si domandò: Che hai detto vecchio Bebel, che la canaglia ti applaude?”.

Di fronte alla reazione del branco reazionario Figuera ha indicato al governo per rispondergli è necessario un riavvicinamento di tutte le forze “ed una attuazione dialetticamente rivoluzionaria che implica l’apertura dei dibattiti necessari”.

Il dibattito che pone il PCV non è solo nelle quattro mura delle forze che sostengono il processo, ma “un dibattito di fronte al paese, che ci permetta di ottenere con l’ampia partecipazione democratica del nostro popolo, di definire le grandi linee di quello che deve essere uno sviluppo autonomo, indipendente e sovrano della patria bolivariana “, ha indicato Figuera.

La verità scientifica.

Il Partito Comunista ha chiamato al dibattito con la verità. Figuera ha definito questa verità come “la Verità Scientifica della realtà venezuelana attuale nel suo sviluppo politico, economico e sociale”.

“Vuol dire fare un bilancio che ci permetta di riconoscere le grandi conquiste, sociali e politiche, raggiunte in questo processo nazionale liberatore e bolivariano, come l’ha qualificato il Presidente Hugo Rafael Chavez Frias. E da tale valutazione, individuare anche dove vi sono state omissioni, lacune o errori”, ha segnalato il deputato Figuera.

Figuera ha detto che questo comporta la valutazione di fin dove il soggetto politico dirigente ha cambiato o no il suo carattere di soggetto rivoluzionario. “Coloro che nel 98 hanno assunto col Presidente Chavez la conduzione di questo processo, sono rimasti soggetti sociali rivoluzionari? Alcuni o alcune di essi si sono arricchiti, si sono corrotti? E se sì, devono continuare ad essere soggetti dirigenti del processo? si è chiesto, notando che anche questo bisogna valutarlo.

Il PCV è stato enfatico nel segnalare che se si vuole avanzare nella direzione del socialismo, bisogna riconoscere il soggetto storico di questo processo.

“Se è così, allora, non è corretto continuare ad aver paura, terrore per la creazione dei Consigli Socialisti dei Lavoratori e Lavoratrici. Poiché si creano e si approvano tutti i consigli, ma non quelli dei lavoratori e delle lavoratrici. Perché? Se i lavoratori e le lavoratrici sono il soggetto storico della rivoluzione nella prospettiva socialista? Se noi ci denominiamo socialisti, perché non riconosciamo potere a questo settore fondamentale della società, se veramente vogliamo avanzare in quel senso? Se vogliamo avanzare verso il Socialismo, perché non costruiamo processi produttivi, dove si liquidano i meccanismi di direzione capitalista di “Ordine e Comando” e si costruiscono in forma collettiva di partecipazione dei lavoratori, delle lavoratrici, del movimento popolare e del governo stesso in la gestione di queste istituzioni”? domanda Figuera.

“Perché, se vogliamo davvero avanzare verso il socialismo, dobbiamo continuare a consegnare dollari ai capitalisti che speculano con quei dollari dissanguando il paese e colpendo l’economia nazionale”, ha aggiunto.

“Perché se davvero vogliamo avanzare verso il socialismo, oltre la distribuzione individuale della terra che lo Stato recupera, non costruiamo grandi progetti collettivi, non per passare dal latifondo al mini-fondo, ma per passare a grandi imprese collettive con la partecipazione dei lavoratori e contadini, comprendendo che la grande produzione collettiva può rappresentare il grande salto di qualità allo sviluppo nazionale”.

“Se noi vogliamo progredire verso il socialismo dobbiamo ottenere che i processi di distribuzione dei prodotti necessari per il nostro popolo si sviluppino non in base a criteri burocratici, ma sotto il controllo sociale dei Consigli dei Lavoratori e dei Consigli Comunali, articolato con lo Stato” ha sottolineato.

“E’ tutto qui. Questo è il dibattito che stiamo proponendo”, ha detto Oscar Figuera, concludendo.

Da  PCV | prensapcv.wordpress.com
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

Su quanto accade in Venezuela vedi anche:

Il documento di Jorge Giordani

la lettera aperta di Hector Navarro

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