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Ross@ Bologna: “un triste teatrino sulla scuola comunale”

È di questi giorni l’ultimo teatrino sulla scuola pubblica comunale e sulla nuova Istituzione per l’infanzia: la CGIL e gli altri sindacati collaborativi avevano dato il proprio consenso al passaggio dei nidi e delle scuole dell’infanzia dal Comune all’Istituzione chiedendo come “scambio a
perdere” l’anticipazione di qualche mese delle assunzioni già previste, ora sembra che anche questo impegno sia in forse.
Questo è solo l’ultimo dei capitoli di una vicenda che vede la Giunta Merola procedere ad una esternalizzazione di fatto di storici e fondamentali servizi per la cittadinanza, aggiungendo incertezza e precarietà per le lavoratrici e lavoratori del settore.
Ricordiamo che il sindaco Virginio Merola, in perfetto stile “renzista” ha imposto in consiglio comunale l’approvazione dell’Istituzione scuola: i consiglieri PD che si spacciavano per indecisi hanno subito fatto retromarcia perché l’opportunismo, come sempre accade in certi ambienti,
pesa molto di più dei diritti dei lavoratori e dei diritti sociali; mentre dall’altro SEL hanno scelto “radicalmente” di astenersi dal voto sull’Istituzione scuola.
Un ennesimo spettacolo locale di quella che è oggi la rappresentanza politica istituzionale, privata di reali dinamiche di opposizione, a Bologna come a Roma o a Bruxelles: dove quelle che contano e vengono applicate sono le ricette imposte dell’Unione Europea, a prescindere da diritti e volontà democratiche.
Chi si oppone ad ogni livello, dal locale al nazionale, deve essere emarginato, represso, intimidito, ed è quello che è successo anche al compagno di Ross@ e delegato sindacale USB Marco Martucci prima accusato di aver applaudito ironicamente il Sindaco durante una delle sue esibizioni pubbliche riguardo i servizi scolastici appaltati alle coop e alle associazioni sportive, poi la stessa amministrazione comunale ha invitato la sua cooperativa a prendere provvedimenti disciplinari contro il lavoratore perché colpevole di aver denunciato mancanze nel servizio comunale di trasporto handicap per un bambino sulla sedia a rotelle.
A tutto questo ovviamente si può rispondere, e si risponde facendo vera opposizione indipendente e non una opposizione “costruttiva” legata agli stessi interessi concreti del PD. Di questa opposizione sociale e politica a Bologna si sono già viste iniziative e potenzialità, anche in queste settimane con l’avvio del “controsemestre popolare” contro le politiche del Governo Renzi e dell’Unione Europea.
Un processo importante da consolidare oltre le scadenze e che deve trovare non solo a livello locale i propri orizzonti, così potrà essere scandita una nostra risposta popolare e di classe a questi tristi teatrini. 

Bologna 16 luglio 2014

Ross@ Bologna

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