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Ross@. Importante risultato in Grecia. Adesso rompere l’Unione Europea dell’austerity

Ross@ saluta l’importante risultato di Syriza in Grecia dove il popolo si è espresso in modo inequivocabile contro le politiche di austerità sostenute dalla Troika e dall’Unione Europea. Questo è un primo ed importantissimo segnale che conferma come la pazienza dei popoli europei si sta esaurendo. Non è più possibile pensare che la macelleria sociale fatta a sostegno dei profitti delle banche e delle multinazionali non produca prima o poi le giuste reazioni popolari; oggi in Grecia, domani in Spagna ed in questo senso intende operare anche Ross@ nel nostro paese.

Quella che si apre è una fase molto difficile, dove lo scontro sarà duro perché vengono rimessi in discussione gli equilibri che fino ad ora hanno determinato le politiche recessive dell’Unione Europea, condizionata soprattutto dalle esigenze della Germania e dei paesi del nord Europa. I risultati elettorali, per soli due seggi, costringono alla coalizione con un partito antiausterity ma di destra. Questo significa che Tsipras e Syriza dovranno avere la forza e la coerenza per sostenere questo scontro mantenendo gli impegni presi in campagna elettorale. Il popolo greco, e non solo, si aspetta tale coerenza, alla quale si potrà dare continuità solo mobilitando direttamente i settori sociali colpiti dalla austerità e non fidando sugli equilibri politici o sulla strumentale disponibilità dei leader europei, a cominciare dal Presidente del consiglio italiano Renzi.

La mobilitazione è necessaria oggi come lo è stata negli anni passati, quando i numerosi scioperi generali e le mobilitazioni effettuate in Grecia venivano liquidati come inutili dai dirigenti politici e sindacali italiani, in particolare da noi da quelli della CGIL. Bloccare l’austerità con la mobilitazione politica e sociale, è la strada da seguire anche nel nostro paese, ribadendo quello che per Ross@ è l’obiettivo principale: lavorare per la rottura della Unione Europea che oggi rappresenta un apparato oppressivo verso i lavoratori, la gran parte delle popolazioni europee e un apparato di aggressione militare verso l’esterno.

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