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Il 12 Marzo manifestazione no war alla base di Camp Darby

IL 12 MARZO MOBILITAZIONE NAZIONALE 
CONTRO LA GUERRA E LA NUOVA AGGRESSIONE IMPERIALISTA ALLA LIBIA
IN TOSCANA: PRESIDIO CONTRO LA BASE USA DI CAMP DARBY

La notizia del coinvolgimento diretto dell’Italia nella nuova campagna militare contro il Nord Africa è stata rivelata al mondo – e al Parlamento italiano – non dal premier Renzi o dal ministro della Difesa ma dal Wall Street Journal, secondo il quale da oltre un mese l’esecutivo di Roma ha concesso all’esercito statunitense l’utilizzo della base siciliana per sferrare attacchi in Libia – e in altre località non meglio specificate – utilizzando i droni telecomandati, macchine di morte che, secondo gli stessi esperti militari, uccidono al 90% civili inermi e solo nel 10% dei casi eliminano gli obiettivi prefissati.

Le recenti dichiarazioni del segretario alla Difesa americano, Ash Carter, insieme al Presidente della Repubblica e capo delle forze armate italiane, Sergio Mattarella, sbugiardano la propaganda di Renzi, tesa a dimostrare il “basso profilo” del nostro paese in quello scenario di guerra.

Carter ha parlato espressamente del “ruolo guida dell’Italia nelle operazioni militari in Libia”

il Presidente della Repubblica Lo scorso 25 febbraio ha riunito al Quirinale il ‘Consiglio Supremo di Difesa’, cioè il massimo organo istituzionale in tema di guerra. Alla riunione hanno partecipato oltre a Mattarella il premier Renzi, il ministro degli Esteri Gentiloni, il ministro dell’Interno Alfano; il ministro della Difesa Pinotti; il ministro dell’Economia Padoan, il Ministro dello Sviluppo Economico Guidi, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Gen. Graziano. È più che evidente che i massimi organi dello stato stanno di nuovo coinvolgendo il nostro paese in una campagna bellica le cui conseguenze, sia interne sia internazionali, sono imprevedibili.

La copertura ideologica del nuovo intervento militare occidentale in Libia non può che essere quella dell’operazione di polizia internazionale, dell’intervento umanitario, dell’obbligo di arrestare l’espansione di quelle stesse milizie che – dietro le quinte –  continuano ad essere tollerate e foraggiate, per destituire governi  e impiantare esecutivi fantoccio agli ordini dei paesi e delle multinazionali europee e statunitensi.

I centri di comando della “guerra ideologica” sono in piena attività, a partire dagli “esperti” della Scuola superiore S.Anna di Pisa.

In Libia questo “lavaggio del cervello” può essere contrastato con più facilità, dato che più che in altri contesti, sono più che esplicite le ragioni materiali e geopolitiche dell’ennesima guerra in cui il governo italiano si imbarca sono su pressione delle sue imprese energetiche (ENI in primis) e di quelle armiere (FINMECCANICA), oltre che dei governi ‘alleati’.

Appare ovvio che l’operazione militare in Libia esporrà il nostro paese a ritorsioni terroristiche e al pericolo di attentati, utilizzati dal governo (come avvenuto in Francia dopo il massacro del 13.11.15) per sostenere l’intervento imperialista e per zittire tutti quelli che vi si oppongono. 

La Rete dei Comunisti chiama all’immediata mobilitazione contro il coinvolgimento dell’Italia nell’ennesima campagna militare di tipo imperialista e contro la propaganda di guerra dei media e del quadro politico istituzionale.

Invitiamo a rafforzare da subito l’organizzazione degli appuntamenti di lotta e di denuncia già previsti nell’ambito della giornata di lotta contro la guerra, la militarizzazione della società e la Nato del 12 marzo.

In Toscana l’obiettivo della mobilitazione non può che essere la base USA di camp Darby, ri-dimensionata in questi anni per le nuove forme della guerra, che prevedono molta più tecnologia (droni, bombe sempre più “intelligenti”, spionaggio, corpi speciali) e molte meno truppe occidentali. A fare la guerra sul terreno contractors, truppe d’élite e un po’ di “disperati della terra” turlupinati da qualche santone fondamentalista, anch’esso a busta paga dell’Arabia Saudita, dei paesi del Golfo o della Turchia, infido alleato della NATO.

In questi giorni quella base di morte è in piena attività, insieme all’Hub aereoportuale installatosi al Dall’Oro di Pisa e al Comando delle Forze Speciali (ComFoSe) insediatosi alla caserma dei paracadutisti della Folgore Gamerra.

Il polo della guerra militare e ideologica ha piantato radici profonde in territorio toscano, per volontà diretta dei governi nazionali e delle amministrazioni locali a guida PD, che in questi anni si sono fatte in quattro perché ciò avvenisse. Occorre unire le forze per sradicarle.

SABATO 12 marzo ALLE ORE 11 
TUTTI DI FRONTE ALLA BASE USA DI CAMP DARBY!

Rete dei Comunisti

www.retedeicomunisti.org www.contropiano.org
Sede di Pisa: Via Sant’Andrea 31

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