L’idea di organizzare una riunione nazionale sulla metropoli, le periferie e la crisi nasce dall’esigenza di allungare lo sguardo, la comunicazione oltre le mura cittadine romane.
Come sapete da un anno a mezzo a Roma è maturata un’esperienza di lotta che partendo dalle periferie ha investito la città. Questa idea è diventata un programma, un lavoro collettivo, cittadino, che vede militanti sindacali, militanti politici, attivisti sociali, liste di lotta per il lavoro accanto al movimento per il diritto alla casa costruire iniziative. La missione della Carovana è quella di costruire ed organizzare il blocco sociale di riferimento: lavoratori occupati, precari, disoccupati, che abitano la periferia della metropoli romana. Ricostruire l’organizzazione sociale di massa. questa è l’ambizione che ci siamo dati per il futuro. La strada da fare è ancora molto lunga e con non poche difficoltà, ma siamo convinti dopo un anno e mezzo di lavoro che è la strada giusta, l’unica praticabile, per tornare ad avere un radicamento sociale, di classe in grado di resistere alla
devastazione sociale operata dalla grande crisi del mondo capitalista, degli attuali rapporti sociali e per contrastare le sirene della mobilitazione reazionaria e razzista.
Questo è il primo punto che vorremmo porre all’attenzione della riunione nazionale del 28 maggio
Partiamo dallo scambio delle esperienze, sui problemi e le difficoltà comuni alle varie città metropolitane. Lo scambio dell’esperienze è sicuramente il primo passo per mettere in circolo idee, pratiche e forme di organizzazione possibili. Questo è un passo necessario ma non sufficiente per costruire un percorso nazionale.
L’altro elemento a cui vorremmo dedicare spazio nell’incontro è il tema dell’attacco che il governo Renzi sta portando a quello rimane del servizio pubblico in questo paese. Ci riferiamo, in particolare, al Testo Unico sul riordino dei servizi pubblici locali, decreto Madia, perché inserito nella più ampia riforma della pubblica amministrazione. Come sappiamo, il nodo delle privatizzazioni delle municipalizzate è uno di quei punti ancora inevasi, indicati dalla Commissione Europea, e sembra che con questo decreto che punta a riordinare la disciplina in tema di servizio pubblico locale, si voglia concretamente privatizzare e rendere la presenza pubblica nei servizi a rete (acqua, gas, gestione rifiuti, trasporti pubblici) un elemento sempre più sussidiario e subordinato agli interessi delle grandi holding private. Tutto questo avviene, nonostante la vittoria del referendum sull’acqua pubblica del 2011.
Crediamo sia un terreno comune di lotta nelle aree metropolitane, dove va detto la privatizzazione in molti casi ha fatto notevoli passi avanti, e quindi anche un terreno di confronto e di mobilitazione immediato a breve.
A partire da questi temi convochiamo questa riunione nazionale, invitando a una presenza numerosa e larga le varie esperienze di lotta che dal nord al sud in questi mesi hanno prodotto resistenza e conflitto.
Sabato 28 maggio al Centro Sociale Corto Circuito dalle ore 15, incontro nazionale
“Metropoli e periferie dentro la crisi”
Tra disoccupazione di massa, emergenza abitativa, privatizzazioni e speculazione sui territori
COME E CONTRO CHI SI LOTTA NELLE CITTA’? Esperienze a confronto.
Saranno presenti realtà provenienti da Napoli, Bologna, Genova, Milano, Livorno
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