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Appello alla massima mobilitazione contro il Vertice NATO di Varsavia

La NATO è oggi la principale minaccia alla pace mondiale e la testa di ponte dell’imperialismo statunitense ed europeo e delle sue direttrici neo-liberiste.

Attraverso pressioni militari, politiche ed economiche, vere e proprie ingerenze nella politica dei Paesi interessati, questa alleanza militare esercita un imperium pervasivo e, come una macchina schiacciasassi, annulla, nelle diverse aree geopolitiche, la sovranità e l’autodeterminazione dei popoli.

La Nato ha trascinato il mondo in una guerra che, iniziata 25 anni fa con l’invasione dell’Iraq, non solo non si è più arrestata, ma si è progressivamente estesa a nuovi Paesi e ha precipitato l’umanità in una dimensione di guerra permanente. Dietro il paravento dell’esportazione della democrazia (quasi fosse una merce!), tramite “rivoluzioni colorate”, sanzioni economiche e aggressioni militari, la NATO ha annientato interi popoli, le loro economie, il loro patrimonio culturale, per estendere il mercato e la logica del profitto ovunque.

La Nato non è solo uno strumento politico – militare al servizio del capitale, ma anche una potentissima macchina di propaganda, capace di costruire immaginari collettivi, false coscienze e distorte percezioni della realtà, una lente diaframmante che deforma i fatti. Da Saddam fino a Putin, passando attraverso la destabilizzazione dell’intera area mediorientale, la strategia utilizzata è stata sempre la stessa: bombardamento mediatico e demonizzazione prima, aggressione politica e militare in seguito.

A 25 anni dall’inizio della “terza guerra mondiale” innescata dalla NATO, il bilancio è drammatico e costellato di evidenti emergenze. La distruzione di un’intera area che va dall’Iraq, alla Siria fino alla Libia, tramite operazioni militari dirette, guerre per procura, collusioni e relazioni ambigue con forze centrifughe e terroristiche che hanno conferito un carattere entropico ai conflitti; il rovesciamento del legittimo governo ucraino mediante un golpe orchestrato dalla CIA per mezzo di una violenta occupazione di piazza e guidata dai neonazisti, finalizzato all’integrazione del Paese nella sfera d’influenza NATO e a nuove opportunità di profitto: solo questi due esempi attestano come, al di là delle mistificazioni, la NATO, sotto le false vesti di esportatrice di democrazia, abbia di fatto alimentato forme di integralismo e di terrorismo e abbia riesumato, legittimandolo, il nazifascismo nella complice Europa. Si tratta di situazioni apparentemente distanti ma, in realtà, sono solo facce diverse della stessa medaglia: fascismi e integralismi islamici sono strumenti nelle mani di un capitalismo sempre più aggressivo. Il caso Erdogan, solido alleato NATO in Medio Oriente, ne è un esempio emblematico.

L’Italia, in questi scenari, ha occupato e occupa un ruolo sempre più di primo piano al servizio dell’Alleanza atlantica, asservendo il proprio territorio alle esigenze militari e logistiche della NATO: le servitù militari sarde e il MUOS sono solo i casi più eclatanti, in un contesto che conta 120 basi militari USA dichiarate e molte altre segrete.

Il COORDINAMENTO UCRAINA ANTIFASCISTA, in previsione del Vertice NATO dell ’8 e 9 luglio che, provocatoriamente, si terrà a Varsavia (a distanza di 19 anni da quell’ 8 luglio 1997, data dell’ invito ufficiale della Nato ad aderire all’alleanza, rivolto a Polonia, Ungheria e Repubblica Ceca, in deroga all’accordo non scritto fra NATO e RUSSIA ), per riformulare strategie aggressive contro il popolo del Donbass, invita ALLA MASSIMA MOBILITAZIONE PER LA PACE E CONTRO LA NATO.

Coordinamento Ucraina Antifascista

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