Un corteo antifascista attaccato violentemente dalla polizia in assetto antisommossa in nome di quello stesso divieto a manifestare imposto anche a Firenze; nove compagni e compagne arrestati, decine di fermati denunciati a piede libero con accuse gravissime tra cui quella di ‘devastazione e saccheggio’; un centro sociale prima devastato e poi messo sotto sequestro dalla pubblica sicurezza.
E’ questo il bilancio di quanto avvenuto nel quartiere romano della Magliana, dove nel pomeriggio di sabato è andata in scena una vera e propria tenaglia polizia-fascisti ai danni di chi legittimamente manifestava contro le provocazioni dell’estrema destra e la tolleranza nei loro confronti dimostrata dai media e dagli apparati dello stato.
Nel popolare quartiere di Roma gli antifascisti avevano indetto una manifestazione contro il presidio annunciato da parte dei fascisti di Forza Nuova all’insegna dello slogan razzista “cacciamo gli stranieri invasori”, dopo che già un mese fa un’altra sigla dell’estremismo di destra, Casa Pound, aveva aperto una sede a poca distanza dal Centro Sociale Macchia Rossa.
In nome dell’ordine pubblico e della necessità di impedire eventuali scontri tra “le opposte fazioni”, la Questura di Roma ha vietato ogni assembramento di natura politica nel quartiere di Magliana. Ma mentre i fascisti di Forza Nuova hanno potuto tranquillamente gridare i propri slogan e sventolare le proprie bandiere senza che la polizia intervenisse, gli antifascisti sono stati violentemente caricati e poi arrestati a decine in una caccia all’uomo come non si vedeva da anni.
E infine alcune decine di “residenti”, fomentati da noti elementi locali di un’estrema destra che nel quartiere ha sempre operato grazie alle complicità e agli agganci forniti dalla criminalità organizzata e non, hanno approfittato della tollerante e massiccia presenza delle forze dell’ordine per assaltare e devastare la sede del centro sociale poi perquisito e chiuso dalla Questura.
Considerando quanto avvenuto contemporaneamente a Firenze e a Pavia (dove sempre sabato pomeriggio la polizia ha caricato un presidio antifascista anche in quel caso a protezione di una manifestazione dell'estrema destra), denunciamo la inaccettabile complicità delle autorità di pubblica sicurezza nei confronti di organizzazioni neofasciste, razziste e violente che non dovrebbero godere di agibilità politica alcuna.
Chiediamo l’immediata scarcerazione degli attiviste e delle attiviste arrestati ed esprimiamo la nostra più completa e incondizionata solidarietà agli antifascisti colpiti dalla repressione.
Rete dei Comunisti
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